Cronaca
JESI Pronto soccorso, 100 accessi al giorno e solita carenza di medici
14 Agosto 2021
Pasquale Liguori, Tdm: «Il gran caldo fa accrescere gli afflussi in maggior parte di anziani ma restano i problemi al “Carlo Urbani” tra zanzare, climatizzazione e organico medico»
JESI, 14 agosto 2021 – Tribunale del Malato ancora in campo sui problemi che attanagliano l’ospedale “Carlo Urbani“.
Il responsabile del Tdm, Pasquale Liguori, sollecita ancora una volta «le istituzioni a intervenire sulla carenza di organico al pronto soccorso di Jesi ma anche i cittadini a non recarvisi per patologie non pertinenti con l’emergenza».
«In questi giorni, con il gran caldo – sottolinea Liguori -, gli afflussi sono cresciuti (quasi 100 al giorno) e si tratta in maggior parte di anziani con pluripatologie che poi spesso vengono ricoverati in Medicina, ove vengono tenuti pochi giorni e poi dimessi (anche perché con la riduzione dei posti letto non è possibile tenerli oltre un certo numero di giorni in quanto il reparto deve sempre garantire una disponibilità per gli accessi al pronto soccorso). Una Medicina che, a sua volta, nonostante l’impegno degli operatori, sta soffrendo molto con i due medici che devono andare in turno a Cingoli».
«La scorsa settimana, a seguito di nostra richiesta di incontro, il dottor Guidi, direttore dell’Area Vasta 2, ci ha ricevuti. Al tavolo d’incontro, oltre agli annosi problemi di zanzare e climatizzazione per le quali la direzione al momento non ci ha prospettato soluzioni, la discussione si è incentrata sulla carenza di medici al pronto soccorso, ne mancano ancora 5».
«Alla direzione – specifica il responsabile del Tdm – abbiamo ribadito ancora una volta che, non essendoci disponibilità di medici specialisti in medicina d’urgenza, l’unica possibilità di coprire le carenze è quella di assumere medici specializzandi come già si fa in alte regioni. Il dottor Guidi ci ha riferito che finalmente la nostra Regione ha deciso di seguire tale strada e a questo scopo il 14 giugno scorso ha stipulato un accordo con l’Università Politecnica delle Marche al fine di poter dare possibilità di accedere ai concorsi, anche agli specializzandi dal terzo anno in poi. La delibera, anche se a nostro avviso tardiva, è senza dubbio un passo in avanti, peccato però ci risulti che specializzandi al 3 e 4 anno al momento non ve ne sono».
«A questo punto, non sussistendo altre soluzioni al problema, e visto lo stato di emergenza in atto chiediamo alla Regione di modificare i termini dell’accordo ampliando la possibilità di partecipare ai concorsi anche agli specializzandi del 1 e 2 anno che ad oggi sono circa una ventina».
(Redazione)
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