Opinioni
JESI Pronto soccorso, a un passo dal collasso
5 Novembre 2021
Pasquale Liguori, responsabile del Tribunale del Malato: «Novantenni non covid che restano anche per cinque giorni su letti-barella, c’è il rischio del blocco degli ingressi»
In questo ultimo mese ci stanno pervenendo numerose segnalazioni di parenti di anziani novantenni che arrivano al pronto soccorso per varie patologie (non covid) e che, purtroppo per loro vi restano anche per cinque giorni, se tutto va bene, peraltro su letti-barella non certo confortevoli.
Tutto ciò, non certo per colpa degli operatori del pronto soccorso, che non trovano disponibilità di posti letto nei reparti; la situazione peggiore è per l’Unità operativa di Medicina che fa registrare una disponibilità di meno 10 letti, in quanto ancora oggi alcuni medici del reparto devono sopperire alle carenze di organico di Cingoli.
La situazione al pronto soccorso, con sei medici in meno, si sta facendo davvero pesante e insostenibile, con il rischio che, a ridosso della stagione invernale, con un aumento degli accessi, la struttura si vedrà costretta a bloccare gli ingressi: non avrà più dove mettere i pazienti, dovendo peraltro garantire un sicuro distanziamento tra i ricoverati.
Ci chiediamo cosa aspetta la direzione Asur a ripristinare l’organico del pronto soccorso, sono mesi che sollecitiamo la Regione a intervenire. Basta poi questa assurdità che, con gli organici ridotti che abbiamo, dobbiamo pure fronteggiare le carenze di altre strutture.
In tutta questa preoccupante situazione registriamo il “silenzio assordante” di tutta l’Amministrazione comunale, con in cima Sindaco e Assessore, che tacciono irresponsabilmente di fronte a questo rischio concreto di non poter più ricoverare nostri concittadini nel pronto soccorso di Jesi.
Nel frattempo abbiamo chiarito con la direzione del pronto soccorso che i parenti dei pazienti ricoverati devono avere la possibilità di essere visitati dai propri familiari: la disposizione prevede una visita per non più di mezz’ora al giorno, una persona per volta, ovviamente solo quelli muniti di green pass.
Il responsabile del Tribunale del Malato di Jesi, dr. Pasquale Liguori
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