Segui QdM Notizie

Cronaca

Jesi Pronto soccorso, l’Ast ringrazia il personale ma le criticità rimangono

La Direzione strategica dell’Azienda sanitaria territoriale Ancona: «Agiamo sui servizi in sofferenza», il sindaco Lorenzo Fiordelmondo: «L’emergenza ha bisogno di una reazione immediata»

Jesi – E’ in fase di pubblicazione un nuovo bando, per titoli ed esami, rivolto a medici specialisti e specializzandi per infoltire i team dei pronto soccorso dell’Ast Ancona, lo fa sapere la Direzione Strategica che, dopo l’ennesima criticità emersa nei giorni scorsi, con le ambulanze costrette alla sosta forzata al pronto soccorso del “Carlo Urbani” – e gli interventi a riguardo da parte del Presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche, Dino Latini e del Sindaco di Jesi, Lorenzo Fiordelmondo – ci tiene a rispondere alle polemiche indicando le azioni concrete che l‘Azienda Sanitaria sta portando avanti per migliorare le problematiche dei reparti e dei pronto soccorso.

Leggi anche: Jesi Criticità al pronto soccorso, parla il primario Mario Caroli

«Come Direzione Strategica abbiamo il dovere, istituzionale e professionale, di vigilare sulle attività sanitarie e di potenziare, ove necessario, i servizi che sono in sofferenza, dal punto di vista dell’organico e delle attrezzature sanitarie», hanno riferito in una nota stampa il direttore generale, Giovanni Stroppa, il direttore sanitario, Benedetta Raffaella Ruggeri, il direttore amministrativo, Sonia Piercamilli e il direttore socio-sanitario, Massimo Mazzieri .

«Per questo, dal mese di gennaio scorso, sono stati banditi concorsi e pubblicati avvisi per le figure professionali necessarie e sono stati assunti medici, farmacisti, veterinari, psicologi, infermieri, ostetriche, assistenti sanitari, tecnici, operatori socio-sanitari, fisioterapisti, logopedisti, audiometristi, per un totale di 140 unità».

«E le azioni di reclutamento del personale continuano: stiamo provvedendo alla stesura di un nuovo bando per avviso per incarichi TD e alla pubblicazione di un nuovo bando per concorso per titoli ed esami per medici specialisti /specializzandi per i pronto soccorso».

«L’Ast Ancona desidera ringraziare tutti gli operatori dei pronto soccorso di Jesi, Fabriano e Senigallia per la grande dedizione con la quale svolgono il proprio lavoro in un settore sottoposto a continue ed estenuanti pressioni».

«La prova dell’intensità del compito è confermata dalla difficoltà di reperire personale per il pronto soccorso e la Medicina d’urgenza: non è allettante per i giovani medici ritrovarsi faccia a faccia con l’emergenza, l’afflusso costante e, a volte massiccio, di pazienti che accedono al Ps per motivi diversi e variegati, con la responsabilità di intervenire su casi in cui l’inquadramento diagnostico è spesso complicato dalla coesistenza di più patologie concomitanti».

«Eppure – aggiunge la Direzione strategica dell’Ast – sono diventati ormai troppi e intollerabili i ripetuti attacchi sferrati nei confronti dei nostri colleghi a volte in maniera del tutto strumentale solo per attirare l’attenzione sui media, sui social, e non solo. Inoltre, certe spettacolarizzazioni rischiano di alimentare comportamenti aggressivi che, sempre più frequentemente, si slatentizzano ai danni degli operatori sanitari».

Di fatto però, nonostante l’aumento del personale citato dall’Azienda sanitaria, negli ospedali le situazioni di criticità continuano a ripetersi nel tempo, soprattutto nei pronto soccorso, e ciò che viene messo in discussione non è di certo l’operato dei sanitari, che ogni giorno mettono passione e competenza nell’assistenza ai pazienti – e che anzi da questi ultimi vengono spesso menzionati con gratitudine – piuttosto a essere sotto i riflettori sono spesso la mancanza di organizzazione, l’assenza del supporto territoriale, la carenza di personale e la disponibilità di spazi troppo piccoli per accogliere tutte le richieste di ricovero.

Viene messo in discussione, cioè, il governo della sanità pubblica, non da ora – sanità pubblica tra l’altro troppo spesso svenduta al privato -, e non chi in essa lavora quotidianamente e, appunto, anche tra mille difficoltà. Quindi, per dirla tutta, le cosiddette spettacolarizzazioni vanno più imputate a chi non essendo capace di mettere un freno a certa deriva, sposta il tiro e l’attenzione su altro.

«Il personale è qualificato e impegnato a seguire i pazienti – aveva affermato il presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche, Dino Latini, in visita al pronto soccorso dell’ospedale “Carlo Urbani”, domenica scorsa -, affrontando un numero sempre crescente di accessi. Una grande professionalità che si estende anche ad altre funzioni extra pronto soccorso, quando questo diventa un reparto ordinario per la presenza di assistiti per più giorni».

«L’emergenza ha bisogno di una reazione immediata: servono più risorse mediche e sanitarie, la piena disponibilità dei posti letto ospedalieri e delle residenze assistenziali protette – ha sottolineato ancora il sindaco Lorenzo Fiordelmondo -. Il pronto soccorso non è un reparto, ma è il luogo deputato esclusivamente per dare risposte alle emergenze».

«Rispetto alle criticità e al disagio che io stesso ho raccolto lunedì scorso all’ospedale “Carlo Urbani”, mi appello alla politica regionale affinché venga data una risposta seria, adeguata e strutturata a uno scenario che si manifesta non di rado poiché è evidente che il pronto soccorso di Jesi si trova a operare senza l’adeguato supporto territoriale», ha aggiunto il primo cittadino ringraziando il presidente Dino Latini, «per il sostegno che mi ha personalmente manifestato».

Detto ciò, forse sarebbe più opportuno incominciare a dare risposte certe e concrete agli utenti della nostra sanità pubblica.


© riproduzione riservata

News

Questi contenuti sono realizzati dalla redazione di QdM Notizie.
Sei interessato a diffondere i nostri articoli o collaborare con noi?
Scrivici a [email protected]