Cronaca
Jesi Quell’opera sbocciata in centro storico: «Portiamo l’arte fuori dai musei»
13 Gennaio 2023
Notata dai residenti un paio di giorni fa in vicolo Fiasconi, l’artista Fabio Esposito si è svelato e l’ha firmata, con lui anche Amedeo Paradisi, il progetto del Comitato per un percorso artistico lungo i vicoli
di Tiziana Fenucci
Jesi, 13 gennaio 2023 – Si chiama Fabio Esposito, l’autore dell’opera apparsa sulla parete di un palazzo in vicolo Fiasconi, in pieno centro storico, segnalata un paio di giorni fa dai residenti della zona, della quale nessuno conosceva la paternità.
Ieri mattina l’artista si è svelato: è comparso per firmarla e completarla aggiungendo pennellate di colore. Pittore e musicista di origini napoletane, l’artista ha da poco concluso una mostra a Palazzo dei Convegni, allestita dal fotografo jesino Amedeo Paradisi, e terminata il 9 gennaio, dal titolo Segno Sacro, in cui erano esposte varie opere raffiguranti la Madonna col Bambino. E proprio da Palazzo dei Convegni proviene anche l’opera su supporto in plexiglass che i due hanno deciso di installare in vicolo Fiasconi.
«Abbiamo pensato di portare l’arte fuori dall’esposizione – dicono entrambi –. Dopo quello che abbiamo passato, dopo la pandemia e la chiusura fisica e mentale a cui siamo stati sottoposti, adesso abbiamo bisogno di riaprirci alla vita e al dialogo col mondo».
«L’arte ci permette di risvegliare i sensi e l’osservazione critica della realtà – ha sottolineato Amedeo Paradisi -, con l’arte abbiamo la possibilità di sviluppare un’idea e riattivare il nostro pensiero individuale, in una società che ci vorrebbe omologati».
«L’opera d’arte mette in circolo un’energia che vogliamo condividere con la città e per questo la portiamo in strada», ha aggiunto.
Sul posto erano presenti anche i rappresentanti del Comitato del centro storico Emanuela Coltorti e il marito Roberto Vecci che hanno colto l’occasione per ribadire l’importanza di valorizzare le vie del centro e riaccendere la bellezza dei vicoli di Jesi.
«Il Comitato centro storico ha intenzione di presentare al Comune un progetto per organizzare un percorso artistico lungo i vicoli. Abbiamo già preso contatti con l’assessore alla cultura Luca Brecciaroli, che si è mostrato disponibile a fissare un incontro per valutare le nostre proposte», ha spiegato Roberto Vecci.
«Abbiamo in mente il modello dei borghi toscani dove esposizioni di questo genere sono già state allestite con successo, coinvolgendo artisti famosi. Dobbiamo valorizzare le vie del centro storico, bisognerebbe incentivare le persone a venire ad abitarci, come? Creando bellezza e rendendo queste vie accoglienti e ben tenute», ha sottolineato Emanuela Coltorti.
La street art in questo momento è una modalità espressiva molto in voga, come ha spiegato Amedeo Paradisi.
«Basti pensare al successo di un artista come Banksy, nato proprio dalle opere realizzate in strada. Sarebbe bello che questa iniziativa sia veicolo di un progetto più ampio di street art che coinvolga le vie del centro storico, creando un percorso di opere con il contributo di tanti artisti marchigiani».
L’opera, affissa alla parete di uno dei palazzi del vicolo, raffigura un volto di donna coi capelli di medusa, sulle labbra un filo spinato «che richiama il dolore esistenziale che abbiamo vissuto e stiamo vivendo in questo momento storico – ha illustrato l’autore -, quest’opera vuole essere provocatoria ed esortare chi la guarda a risvegliare lo spirito critico».
Quando salutiamo Fabio Esposito, lui è ancora intento a completarla – sarà poi spostata in un edificio vicino, rispetto alla prima collocazione – dando altre spennellate di colore ai capelli della donna e aggiungendo altri particolari.
«E’ un’altra particolarità dell’opera di strada – hanno detto Esposito e Paradisi – che può essere sempre modificata dall’artista che in questo modo la mantiene viva e la trasforma, rendendola un’opera fuori dal tempo».
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