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Cronaca

JESI Reddito cittadinanza, Catani: «Come saranno impiegati i beneficiari?»

comune di Jesi

Il quesito del consigliere di Patto x Jesi all’ordine del giorno del Consiglio comunale di lunedì 30 novembre

JESI, 28 novembre 2020Servizi vari per i beneficiari del reddito di cittadinanza: a chiedere chiarimenti su come saranno impiegati i percettori è il consigliere Giancarlo Catani della lista Patto x Jesi con una interrogazione all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale, lunedì 30 novembre.

Giancarlo Catani

Il reddito di cittadinanza  è stato introdotto nel 2019 come «misura fondamentale di politica attiva del lavoro a garanzia del diritto al lavoro, di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e alla esclusione sociale nonché diretta a favorire il diritto all’informazione, alla istruzione, alla formazione e alla cultura attraverso politiche volte a sostengo economico e all’inserimento sociale dei soggetti a rischio di emarginazione nella società e nel mondo del lavoro». [nk_awb awb_type=”image” awb_image=”272901″ awb_image_size=”full” awb_image_background_size=”contain” awb_image_background_position=”50% 50%” awb_parallax=”scroll” awb_parallax_speed=”0.5″ awb_parallax_mobile=”true” awb_styles=” padding-top: 150px; padding-bottom: 150px;” link=”http://www.caprariauto.it” linkdest=”_blank” awb_class=”caprari”][/nk_awb]

Nella Regione Marche i beneficiari sono 21.361. Sono oltre 400 quelli a Jesi  che l’Amministrazione ha intenzione di usare per Progetti utili alla collettività, con l’obiettivo di impegnarli in ambiti relativi a sociale, culturale, artistico, ambientale, formativo, tutela di beni comuni e altre attività di interesse generale.

«La legge – sottolinea ancora Guancarlo Catani – sanciva che l’erogazione di tale “beneficio” prevedeva la immediata disponibilità al lavoro da parte dei componenti il nucleo familiare maggiorenni nonché all’adesione ad un percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale che prevede attività al servizio della comunità, di riqualificazione professionale, di completamento degli studi nonché altri impegni individuati dai servizi competenti finalizzati all’inserimento nel mercato del lavoro e all’inclusione sociale».

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(e.d.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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