Jesi Riapre al pubblico dopo 6 anni il Teatro Studio “Valeria Moriconi”

Jesi – Taglio del nastro per il rinnovato Teatro Studio Valeria Moriconi alle ore 11 di oggi, sabato 20 luglio, in Piazza Federico II, alla presenza dell’Amministrazione comunale, della Fondazione Pergolesi Spontini e del professor Manuel Orazi, il quale ricorderà il lavoro dell’architetto Italo Rota che ha curato la prima progettazione dell’allestimento.

Seguirà una breve visita, a cura della guida Cristina Fabbretti, che illustrerà le bellezze del Teatro e del Complesso di San Floriano. I lavori, avviati a febbraio 2023, hanno riguardato l’adeguamento dell’impianto antincendio e di quello acustico.

Jesi /  El Campanò di Palazzo della Signoria: «Fatelo suonare ancora»

La partecipazione alla cerimonia di inaugurazione, dopo sei anni di chiusura, è aperta a tutta la cittadinanza. L’accesso alla sala teatrale sarà consentito fino a esaurimento posti disponibili.

Una giornata, speciale, dunque, quella odierna, per onorare la storia e la cultura della nostra città che festeggia anche l’80° anniversario della Liberazione.

E, come da proposta dell’ex sindaco Gabriele Fava, recepita dai consiglieri comunali, torneranno i rintocchi del campanò di Palazzo della Signoria.

Alle 7 di stamattina nell’ora in cui, il 20 luglio 1944, gli Alpini entrarono nella Jesi liberata, e alle 11 in occasione della riapertura del Teatro Moriconi. Perchè fu proprio l’attrice jesina che diede il nome alla campana, Libertà, in occasione dell’inaugurazione nel 1984.

«Sono contento – ha detto il professor Gabriele Fava – che la mia proposta sia stata accolta -. Con il Sindaco ci siamo dati appuntamento, ma ho anche ricevuto, tra l’altro, la telefonata di un entusiasta Giancarlo Catani e una mail del consigliere comunale Claudio Cardinali, dove mi ha scritto che si tratta di un’idea bellissima».

Nel pomeriggio, poi, alle 18.30, agli Orti Pace di via Setificio, è in programma la commemorazione della Liberazione di Jesi mentre in Piazza Federico II, alle 21.30 concerto di Ginevra Di Marco preceduto dall’esibizione del gruppo Lulù Massa.

(c.l.)