Segui QdM Notizie

Cronaca

Jesi San Giuseppe, riqualificazione tra buche e rifiuti

I residenti continuano a lamentare situazioni di incuria e degrado ma «gli interventi avviati restituiranno al quartiere intere aree rinnovate e una nuova vivibilità», evidenzia l’assessora Valeria Melappioni

Jesi – Continua il progetto di riqualificazione che vede protagonista il quartiere di San Giuseppe e in particolare l’area verde del Parco del Granita – il cui intervento ha previsto lo smantellamento dell’area esistente per la piantumazione di nuove essenze arboree e la sistemazione degli spazi a uso sociale tra orti, panchine e nuovi giochi per i bambini – e la pista ciclabile che dal Torrione del Mezzogiorno procede fino al suddetto parco, i cui lavori sono stati avviati pochi giorni fa.

Ma se da un lato l’intento dell’Amministrazione è di dare nuova luce a un quartiere ormai da tempo sotto i riflettori per lo stato di abbandono e le chiacchierate frequentazioni, dall’altra passeggiando per le vie principali lo stato di incuria e di degrado la fanno ancora da padroni, evidenziano i residenti, rispetto agli innovativi progetti di restyling che per dare i loro frutti necessitano ancora di alcuni mesi.

Nel quotidiano sono molteplici le problematiche ancora da risolvere, dicono. Solo da poche ore e, dopo varie segnalazioni, sono stati rimossi immondizia fuori posto e rifiuti ingombranti abbandonati lungo via San Giuseppe, che campeggiavano lì da alcune settimane – hanno riferito i residenti, che rilanciano anche con la segnalazione delle pecche stradali: marciapiedi dissestati e buche sulle vie principali, in particolare in via Garibaldi.

«Nonostante il manto stradale e i marciapiedi siano stati risistemati meno di 10 anni fa, nel 2015, la strada è disconnessa e i marciapiedi si riempiono di buche che periodicamente vengono rattoppate con un po’ di catrame ma dopo qualche mese si aprono nuovamente».

«Toppe di catrame messe in fretta e furia da maestranze poco attente – aggiungono altri -, non vengono livellate con il manto stradale e i granelli di bitume restano sparsi sulla strada, il risultato è che passandoci a piedi si rischia di cadere».

Risulta difficile camminare sui marciapiedi della via, soprattutto per gli anziani e le persone con problemi di deambulazione, hanno aggiunto i residenti che denunciano anche da tempo la scarsa illuminazione.

«I faretti sono troppo bassi rispetto alla vegetazione delle aiuole che costeggiano i marciapiedi e che in alcuni punti è diventata così fitta e alta da sovrastare la luce dei lampioncini».

Vegetazione in cui, aggiungono, si nascondono i topi e diventano anche luogo di raccolta rifiuti, bottiglie di birra, carte, cicche di sigaretta, serve una maggiore cura del quartiere ma anche una maggiore sorveglianza da parte delle Forze dell’ordine su coloro che tengono comportamenti scorretti, hanno sottolineato gli abitanti evidenziando anche che l’abbandono dei rifiuti ingombranti avviene sempre di notte approfittando del buio e del minore transito della gente nel quartiere.

«A lasciare i rifiuti per strada sono anche concittadini che vengono da altri quartieri e invece di arrivare fino al Centro Ambiente scaricano qua la loro immondizia».

Intanto il progetto di riqualificazione della zona compresa tra Porta Valle e San Giuseppe sta andando avanti grazie agli oltre 375mila euro, 300mila dei quali derivanti in gran parte dal Programma innovativo mazionale per la Qualità dell’abitare (PinQuA), finanziato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e altri 75 dal Fondo ministeriale per l’avvio delle opere indifferibili.

«Il recupero del quartiere di San Giuseppe, che per troppi anni è stato trascurato, è tra le priorità di questa Amministrazione – ha sottolineato l’assessora ai lavori pubblici Valeria Melappioni -. Anche se ancora i residenti non possono toccare con mano gli esiti del progetto, gli interventi avviati restituiranno al quartiere intere aree rinnovate e una nuova vivibilità».

«Oltre a quelli del Pnrr, grazie all’avanzo di bilancio abbiamo stanziato fondi per 500mila euro per le asfaltature e la sistemazione di strade e marciapiedi cittadini. Per la sistemazione di via Garibaldi, il discorso è un po’ più complesso della semplice asfaltatura. Il fatto che le buche periodicamente tornino a riproporsi è indice del cedimento dei sottoservizi. I tecnici stanno lavorando per trovare la soluzione progettuale migliore che comporterà prima di tutto il rifacimento degli stessi per poi sistemare la strada».

«Continuare a mettere toppe o fare interventi temporanei non risponde alla progettualità con cui stiamo metodicamente mettendo a sistema tutti gli interventi di riqualificazione in città, a partire dai più urgenti. Il quartiere di San Giuseppe è sempre sotto attenzione».

© riproduzione riservata

News

Questi contenuti sono realizzati dalla redazione di QdM Notizie.
Sei interessato a diffondere i nostri articoli o collaborare con noi?
Scrivici a [email protected]