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Cronaca

Jesi San Nicolò ed ex Giuseppine, completato il passaggio tra gli edifici

Dopo 11 mesi dall’approvazione della variante di progetto l’attraversamento pedonale permette di accedere alla corte interna dell’ex convento e vedere le absidi dell’antica chiesa

Jesi – Sono passati 11 mesi dall’approvazione definitiva della variante al piano di recupero del complesso delle ex Giuseppine – deliberata dalla Giunta comunale con il parere favorevole della Soprintendenza – che consisteva nell’eliminazione, rispetto al progetto originario, del corpo agganciato alla navata destra della chiesa di San Nicolo.

Disposta così, la realizzazione di un passaggio pedonale terra-cielo che permettesse di raggiungere la corte interna dell’edificio delle ex Giuseppine, ad uso pubblico e pensata per consentirne la fruizione da parte di cittadini e turisti, da dove poter ammirare le absidi medievali della chiesa.

Da pochi giorni il passaggio è fruibile e consente effettivamente ai visitatori di apprezzare questo gioiello architettonico del XII secolo da un’altra angolatura, percorrendo il piccolo corridoio ricavato tra i due edifici si entra nella corte del condominio, riservata e silenziosa, seppur a pochi metri dal passeggio di Corso Matteotti.

A carico del condominio delle ex Giuseppine, il restauro della navata laterale destra della chiesa, proprio nella parte di aderenza tra i due edifici, il cui distacco era stato disposto dalla variante di recupero.

L’iter amministrativo

Un distacco raggiunto con un iter amministrativo lungo e tortuoso, dopo il parere della Soprintendenza che aveva richiesto, oltre due anni fa, di distanziare il complesso, per tutta la sua altezza, dalla chiesa di San Nicolò e di mantenere un regime di sospensione dei lavori nel tratto in questione.

Decisione per la quale la ditta Apotema Costruzioni – che si è occupata del recupero dell’edificio delle ex Giuseppine – aveva deciso di fare ricorso al Tar.

Da qui l’azione mediatrice del Comune di Jesi – proprietaria di una porzione del piano terra dell’edificio, acquistata con i fondi dell’eredità Cesarini per realizzare una struttura dedicata ai disabili – che aveva presentato una variante al progetto, circa un anno fa, successivamente approvata dalla Soprintendenza.

Ora l’ex convento, la cui ristrutturazione si è conclusa in primavera, con il suo nuovo abito dona valore aggiunto anche a Piazza Pergolesi, l’edificio ospiterà quindi la struttura voluta da Daniela Cesarini al piano terra e abitazioni private ai piani superiori.

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