Cronaca
JESI Scomparsa Gennaro Pieralisi, il cordoglio di quanti lo stimavano
6 Novembre 2020
«Perseguiva e sosteneva la cultura come via di crescita della collettività, è il privato che ha più creduto nella Fondazione Pergolesi Spontini»
JESI, 6 novembre 2020 – A poche ore dalla scomparsa del grande imprenditore Gennaro Pieralisi, attestati di stima arrivano da chi ha avuto la fortuna di lavorarci insieme e imparare tanto da lui.
Tra gli altri Daniele Crognaletti, ad delle omonime autolinee e presidente dei Giovani imprenditori Marche Nord di Ancona, che ricorda: «Sedere al suo fianco, ricevere i suoi consigli, parlare di progetti insieme in lunghissimi pranzi nel suo hotel è stato per me un onore. Grazie Gennaro per tutto quello che ci hai insegnato. Ci impegneremo ad applicare i tuoi consigli e proveremo a trasmetterli ai giovani imprenditori».
Anche William Graziosi ex amministratore delegato della Fondazione Pergolesi Spontini ricorda Gennaro Pieralisi che dal 2000 al 2017 ha ricoperto il ruolo di membro del Cda.
«La morte di una persona cara è una cosa che provoca dolore e tristezza. La morte di un Amico di cui hai rispetto e da cui hai ricevuto affetto e fiducia e con cui hai condiviso progetti, azioni, confidenze, amicizie, pensieri, momenti di festa e dolore è come perdere un pezzo di vita. Come se ti staccassero un pezzo di carne viva! Caro Gennaro, con la tua scomparsa dopo mio padre e mio zio Nando finiscono i miei riferimenti, i punti cardinali a cui guardare nei momenti di bisogno e non solo. Hai dato tantissimo alla tua città, alla tua gente. Avevi sempre voluto un bene superiore e grande per la tua terra d’origine. Grazie a te e solo a te ho potuto realizzare i progetti più importanti. Ti voglio e ti vorrò sempre un bene sincero e sconfinato! Addio mio caro Amico».
E dalla Fondazione Pergolesi Spontini si legge in una nota: «Un grandissimo imprenditore, ma non solo, era anche un uomo che perseguiva e sosteneva la cultura come via di crescita della collettività. È il privato che in assoluto ha più creduto nella Fondazione Pergolesi Spontini. Ha anche fondato il museo Stupor Mundi dedicato a Federico II, era convinto del valore della memoria, dell’arte e dello spettacolo quali attività che generano sviluppo sociale ed economico».
Così la Fondazione ricorda l’ing. Gennaro Pieralisi, presidente dell’omonimo gruppo industriale, scomparso questa mattina.
L’ente che gestisce le attività del Teatro Pergolesi, e che promuove l’opera dei compositori Giovanni Battista Pergolesi e di Gaspare Spontini, ha avuto in Pieralisi uno dei suoi più assidui sostenitori privati, fin dalla nascita nel 2001, in qualità di Fondatore Sostenitore.
«Importante e prezioso il suo apporto di pensiero e di conoscenze manageriali all’interno del nostro Consiglio di amministrazione, dove è rimasto ininterrottamente fino al 2019», ricorda la direttrice generale Lucia Chiatti.
La Fondazione si stringe al dolore della famiglia e dell’intera città di Jesi.
E Diego Mingarelli, imprenditore e vice presidente Piccola Industria di Confindustria: «Ci lascia un uomo lungimirante e saggio, espressione di una generazione storica di imprenditori capaci di esprimere leadership e visione e di essere un punto di riferimento per il sistema produttivo marchigiano. Gennaro ha vissuto la sua vicenda di uomo e di imprenditore con una granitica attenzione alle potenzialità del territorio e dei suoi distretti industriali, ma senza mai dimenticare che il radicamento è un’esperienza sterile se non si nutre di una spinta permanente verso la competizione globale».
Cordoglio del Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, «esempio di grande attaccamento al territorio e alla tradizione imprenditoriale» e del vice presidente e assessore alle attività produttive, Mirco Carloni, che sottolinea come Gennaro Pieralisi fosse stato «per me e tutta la regione un esempio per il grande impegno che ha sempre dimostrato nei confronti della sua comunità e per il grande contributo dato al mondo delle imprese e del lavoro».
Francesco Casoli, presidente di Elica e nipote di Gennaro Pieralisi: «È l’intera regione che ha perso una grande e importante personalità. Lui è stato sempre vicino alla sua azienda, alla nostra e all’intero territorio».
Claudio Schiavoni, Presidente Confindustria Marche: «Oggi se ne va un punto di riferimento per l’imprenditoria del nostro territorio, un uomo che ha fatto la storia dell’industria nelle Marche e che è sempre stato vicino alla nostra Associazione dove ha ricoperto ruoli fondamentali. Gli siamo tutti grati per l’opera preziosa e l’incessante impegno a favore del Sistema associativo, in cui ha sempre creduto, per le azioni poste in essere per potenziare e sviluppare il nostro territorio che lasceranno un segno anche nel panorama nazionale. In tutti gli anni del mio mandato sapevo di poter sempre contare sul suo appoggio, sui suoi consigli, sulla sua saggezza e lungimiranza, sulla sua chiarezza di visione e sulla sua lucidità nell’affrontare questioni di diversa natura. Tutto il nostro mondo è in profondo cordoglio. Stamattina alle 11, poco dopo aver appreso la triste notizia, abbiamo abbassato le bandiere in segno di lutto e questo pomeriggio chiuderemo la nostra sede». [nk_awb awb_type=”image” awb_image=”272901″ awb_image_size=”full” awb_image_background_size=”contain” awb_image_background_position=”50% 50%” awb_parallax=”scroll” awb_parallax_speed=”0.5″ awb_parallax_mobile=”true” awb_styles=” padding-top: 150px; padding-bottom: 150px;” link=”http://www.caprariauto.it” linkdest=”_blank” awb_class=”caprari”][/nk_awb]
Pierluigi Bocchini, Presidente Territoriale di Ancona Confindustria Marche Nord: «Di Gennaro ricorderò per sempre il suo essere imprenditore in tutto ciò che faceva. Lo è stato in azienda, facendo crescere il gruppo Pieralisi in tutto il mondo. Lo è stato in Confindustria Ancona e Confindustria Marche grazie alla indiscutibile capacità di innovarne la struttura ed i servizi. Lo è stato nella Quadrilatero, in virtù di una gestione ispirata ad un piglio privatistico e soprattutto ad un forte attaccamento al territorio. In ultimo è stato imprenditore anche nello sport, conducendo la sua squadra di pallavolo sino ai vertici europei. Nella cultura non è stato certo da meno, con la sensibilità che lo ha portato a creare, da autentico mecenate moderno, un museo dedicato alla sua amata Jesi. Lo ho considerato con grande rispetto un faro da sempre, un esempio da seguire per tutti noi imprenditori. Grazie Gennaro e buon viaggio!»
Pensiero rivolto al compianto presidente anche da parte di Meccano che «piange la scomparsa dell’Ingegner Gennaro Pieralisi, da 32 anni suo incomparabile Presidente» e lo ricorda con le parole di Letizia Urbani, Dg Meccano.
«È stato un grande maestro per tutti noi ed è a lui che dobbiamo i successi fin qui raggiunti dal nostro Centro che l’Ingegner Gennaro ha guidato con sapienza e dedizione per tutti questi anni, da quando Meccano venne costituita nel novembre 1988. Sotto la sua guida abbiamo sviluppato tematiche importanti quando, già trenta anni fa, la sfida tecnologica che si affacciava all’orizzonte delle imprese regionali segnava l’ingresso dell’informatica nei processi produttivi ed il concetto della qualità di prodotto e di gestione aziendale diventava elemento indispensabile per vincere sui mercati internazionali: di questo e molto altro ancora l’Ingegner Gennaro aveva subito compreso l’importanza per il sistema economico regionale fatto soprattutto di piccole e medie imprese di cui tanto apprezzava la creatività e la tenacia. A nome di tutti i colleghi e degli organi societari esprimo la nostra profonda gratitudine per essere stato un grande maestro di vita e per la Sua generosa disponibilità: caro Presidente, non La dimenticheremo mai. Le più sentite condoglianze al figlio Gabriele ed ai suoi familiari a nome dei dipendenti ed amministratori Meccano».
Giuliano Brandoni, ex segretario e consigliere regionale del Prc: «Dall’ Interporto alla Quadrilatero è stato in prima linea nella battaglia sulle scelte strategiche e gli indirizzi da dare al sistema economico marchigiano influenzando non poco gran parte del mondo politico, con la sua autorevolezza e la sua caparbia determinazione. Di quelle scelte sono stato avversario. Oggi il rispetto per un uomo che ha creduto nelle sue idee».
Cristina Amici Degli Elci
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