Cronaca
JESI Scuola a distanza alle superiori, classi elementari in quarantena
5 Novembre 2020
Due della “Martiri della Libertà” stanno seguendo le lezioni da casa, rientro previsto per la prossima settimana
JESI, 5 novembre 2020 – Si chiama Did, non più Dad, la didattica digitale integrata cui sono obbligate le scuole superiori: già anticipata con l’ordinanza del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, poi confermata dal Dpcm firmato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte mercoledì notte.
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Una situazione che riguarda tutte le scuole superiori, fino al 3 dicembre, in tutto il Paese.
«La presenza è garantita per quei soggetti disabili che hanno il sostegno e le cui famiglie richiedono che stiano a scuola – spiega Francesco Coltorti, docente all’Iis Galileo Galilei di Jesi -. Quindi durante le lezioni siamo tutti al pc da casa a eccezione di quelle famiglie che hanno richiesto il sostegno in presenza. Le verifiche, inoltre, si fanno in presenza (dall’ultimo Dpcm non è più cosi, ndr)».
Come stanno prendendo studenti e studentesse questa nuova fase di didattica a distanza?
«Non bene. La scorsa volta c’era l’effetto novità che ha spinto un po’ tutti a prenderla con un certo entusiasmo e volontà di mettercela tutta, credo che tutti abbiamo avuto questa reazione. Ora la reazione è differente: ci si chiede per quanto ancora si dovrà andare avanti, anche perché le difficoltà sono tante. Ci si sente giornalmente per organizzarsi al meglio il giorno successivo. [nk_awb awb_type=”image” awb_image=”272901″ awb_image_size=”full” awb_image_background_size=”contain” awb_image_background_position=”50% 50%” awb_parallax=”scroll” awb_parallax_speed=”0.5″ awb_parallax_mobile=”true” awb_styles=” padding-top: 150px; padding-bottom: 150px;” link=”http://www.caprariauto.it” linkdest=”_blank” awb_class=”caprari”][/nk_awb]
Gli studenti del quinto anno sono quelli più in difficoltà perché hanno l’esame di Stato: con la Did l’apprendimento è meno funzionale e stando a casa, come è normale, ci si distrae di più».
Le lezioni, di 45 minuti anziché di 60 come in presenza, iniziano alle 8 e terminano alle 13.
«Molti studenti sono demotivati – prosegue il docente jesino di Filosofia e Scienze Umane -, è comprensibile. Si viene a scuola solo per le verifiche, cosa che consente di avere una maggiore autenticità ma la scuola è partecipazione e coinvolgimento, pilastri che così vengono a mancare. La Did, lo avevamo già detto la scorsa primavera, va bene per le emergenze ma non può essere la normalità».
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Un appello alle famiglie: «Mai come ora la scuola e i ragazzi hanno bisogno del sostegno delle famiglie, della loro presenza e coinvolgimento».
Continuano invece in presenza le scuole medie, ad esclusione di quelle nelle zone rosse, e le primarie. Due classi della scuola Martiri della Libertà stanno seguendo le lezioni a distanza, il rientro è previsto per la prossima settimana.
Sulla base dell’ultimo Dpcm la mascherina diventa obbligatoria a scuola per i bambini della primaria e della secondaria di I grado, anche quando sono seduti al banco.
(e.d.)
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