Cronaca
JESI Scuola Martiri, genitori mobilitati: «Montecappone soluzione ideale»
24 Giugno 2020
A fronte della proposta di Palazzo Carotti e della Mestica, in pieno centro storico: programmata manifestazione davanti al Comune
JESI, 24 giugno 2020 – Ben 116 firme per dire no a Palazzo Carotti e alla scuola Mestica – proposte dall’Amministrazione comunale – in alternativa alla Martiri della Libertà in ristrutturazione da due anni e, al momento, in abbandono. Con conseguente diaspora delle classi sballottate in diversi plessi cittadini.
Meglio la soluzione della sede dell’ex Liceo artistico in zona Montecappone – come avevamo anticipato – e, nero su bianco, i genitori si fanno sentire. Programmando anche una manifestazione di supporto per venerdì 26, giorno di Consiglio comunale.
Ecco, di seguito, il testo della lettera
Un gruppo considerevole di genitori della scuola Martiri della Libertà esprime il proprio dissenso di fronte alla soluzione paventata dall’Amministrazione comunale di trasferire i nostri figli presso gli edifici di Palazzo Carotti – Istituto Mestica in Piazza Duomo, nel pieno centro storico di Jesi.
Accogliendo le segnalazioni delle nostre insegnanti reputiamo che tali edifici (soprattutto Palazzo Carotti) non siano idonei ad una buona didattica e non rispettino molti dei requisiti necessari per un edificio scolastico.
Inoltre, come immagino possa risultare evidente a tutti, la posizione centrale di questa soluzione non rende facile l’accesso a tali edifici per 200 famiglie che non risiedono nelle zone limitrofe, ma anzi provengono dalla periferia ovest della città, con un aggravio di traffico per una zona a traffico già congestionato.
Invitiamo, quindi, l’Amministrazione comunale a rivalutare ipotesi alternative, come ad esempio il Seminario vescovile di via Montecappone (ex Istituto d’Arte, foto in primo piano) che la Curia, stando alla Pec inoltrata dal nostro preside, dott. Gilberto Rossi, sembra disposta a sistemare a proprio carico, per accelerare i tempi burocratici dei lavori.
Tale soluzione immaginiamo troverebbe il consenso, oltre che di noi genitori, degli insegnanti e del nostro preside, anche dei presidi degli altri istituti scolastici che non si vedranno più privati di loro spazi didattici.
Inoltre, tali spazi potrebbero tornare utili anche in futuro agli istituiti con plessi che saranno oggetto di lavori di consolidamento strutturale e adeguamento sismico, come da piani del Comune.
L’invito all’Amministrazione è di avere un’ottica di lungo periodo, non di “vivacchiare” giorno per giorno, per evitare nuove situazioni come la scuola di via Asiago.
In vista del Consiglio comunale di venerdì prossimo, 26 giugno ore 15.15, chiediamo che una delegazione di genitori possa essere ricevuta ed esprimere le proprie idee ai nostri rappresentanti comunali, di ogni schieramento politico, per far sentire la propria voce unanime.
Invitiamo tutte le famiglie jesine sensibili alla problematica, che oggi riguarda noi, ma domani potrebbe riguardarli, ad unirsi alla nostra voce, facendola rimbalzare sui vari social e magari partecipando alla nostra mobilitazione fuori del Palazzo comunale durante il Consiglio comunale.
Invitiamo a partecipare tutti gli insegnanti ma anche i presidi degli altri istituti per far sentire unanime la nostra voce.
Roberto Manoni…. leggi qui le firme
Pino Nardella
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