JESIScuole-Covid, serviranno almeno quaranta docenti in più
8 Luglio 2020
Per lo sdoppiamento delle classi, l’ennesima criticità che si aggiunge a quella degli spazi necessari: incontro in Comune con i dirigenti degli Istituti comprensivi
JESI, 8 luglio 2020 – Presieduto dal sindaco Massimo Bacci, presente l’assessore ai servizi educativi Marisa Campanelli, si è tenuto oggi il nuovo incontro tra i dirigenti degli istituti comprensivi e i tecnici del Comune, dopo quello dei giorni scorsi, volto ad affrontare le questioni legate all’organizzazione del nuovo anno scolastico alla luce delle linee guida elaborate dal Ministero.
Il tavolo si è aperto con la lettura della nuova direttiva ministeriale che fissa in 4 mqlo spazio della cattedra in ciascuna classe, obbligando a rifare nuovamente i conteggi sul numero di alunni in grado di essere ospitati. Questo significa che si stanno facendo i conti con le classi da sdoppiare: la divisione avverrebbe in relazione alla capienza delle stanze. Questione che però creerebbe non poche criticità: non si sa con quale criterio saranno divise ma soprattutto si rischia penalizzare quegli studenti che ormai hanno avviato un percorso da anni con i loro insegnanti. Gli sdoppiamenti delle classi saranno possibili solo con l’aumento del personale.
«È l’ennesima criticità che si aggiunge a una situazione da tutti giudicata insostenibile – fa sapere il Comune di Jesi -. Gli spazi alla fine potrebbero esserci pure, sacrificando refettori, biblioteche e laboratori. Ma di fatto molte classi dovrebbero essere frazionate in due, con necessità di aumentare in maniera significativa il personale docente». Potrebbero essere utilizzati i corridoi,spariranno molte aule di informatica e sono a rischio anche le palestre.
Palazzo Carotti
Per quanto riguarda la collocazione è confermato il Mestica per il tempo pieno della Martiri della Libertà, il Carotti per il modulo. La media Leopardi dovrà sacrificare l’aula magna, la primaria del Tabor (foto in primo piano) molto probabilmente la palestra. Starà inoltre ai dirigenti l’organizzazione della mensa, stabilendo eventuali doppi turni. Una situazione che si fa particolarmente complessa proprio per gli stessi dirigenti scolastici.
La scuola Conti
Sul numero di docenti necessari per rispettare le nuove disposizioni si sono concentrati i lavori, con i conteggi necessari per far sì che i dirigenti degli istituti comprensivi possano comunicare all’ufficio scolastico regionale il fabbisognoin relazione agli spazi disponibili.
«Alla fine potrebbe essere una quarantina il numero aggiuntivo di insegnanti in questa fase, fermo restando la disponibilità del Comune di abbattere muri divisori ed effettuare tutti quegli altri interventi utili per ampliare gli spazi e favorire il più possibile il mantenimento di ogni singola classe nella sua interezza» conclude il Comune. Per quanto riguarda i trasporti, salvo ulteriori cambiamenti, bambine e bambini possono salire dotati di mascherina andando a occupare tutti i posti a sedere.
Il tavolo di confronto resta aperto, con nuovi incontri che saranno organizzati sulla base delle nuove informazioni o direttive che giungeranno sia a livello nazionale che regionale. La palla dunque passa all’ufficio scolastico regionale.
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