Jesi Serata Lions Club con Andrea Pamparana

Jesi – Ospite del meeting Lions di venerdì 10 maggio, al ristorante Aurum, Andrea Pamparana, giornalista, scrittore, sceneggiatore, conduttore radiofonico ed ex vicedirettore del Tg5 che ha presentato il suo ultimo libro Un condominio (Biblioteka Edizioni). 

La serata è stata introdotta da Nadia Serafini, presidente del Lions Club Jesi che ha ricordato ai soci e agli ospiti presenti l’impegno profuso nei recenti progetti realizzati, solo per citarne alcuni: la recente conferenza sull’educazione alla legalità con relatori Cinzia Nicolini (già Capo di Gabinetto della Questura di Ancona), l’assessora Emanuela Marguccio, il presidente del Consiglio comunale, Luca Polita, l’avvocato e attuale cerimoniere lions, Antonella Ricci, quindi la pulizia di una parte del parco dell’ex ospedale Murri e l’imminente convegno “Il peso del vuoto – dove sono finite le emozioni?”, di Leonardo Mendolicchio, che si terrà il 22 maggio alle 21 al Museo Stupor Mundi.

Festeggiato l’ingresso di una nuova socia del Club: Serena Celli, funzionaria delle Ferrovie dello Stato, introdotta dal padrino Agostino Valentini, «una donna generosa che mette al primo posto gli affetti, con spiccata dedizione al volontariato, con una forte attitudine e passione per le pubbliche relazioni». 

Al centro della serata, condotta dal cerimoniere Antonella Ricci, Andrea Pamparana, introdotto da Piero Bologna.

Giunto al ventottesimo libro con un altro prossimo alla stampa, ama però considerarsi un cronista, «ogni tanto mi viene lo schiribizzo di scrivere di fantasia, come questo libro, ma mantenendo sempre saldo che sono un cronista», ha sottolineato.

Ed è proprio con lo sguardo da vecchio cronista con le suole delle scarpe consumate (quello che si muove a piedi e con i mezzi pubblici, quello che scrive di quanto vede e tocca con mano tutti i giorni) che i personaggi in cerca di autore di Un condominio sono dipinti in una commedia umana che è una chiara fotografia dei nostri tempi inevitabilmente segnati dal Covid.

Ma chi sono i personaggi che vivono in questo condominio?

Persone qualsiasi che abitano un qualsiasi condominio: un medico, uno psichiatra, un’infermiera, un tecnico delle Ferrovie, una presunta escort, un anziano costretto dal figlio a trasferirsi alla casa di riposo, solo per citarne alcuni.

La prima parte del romanzo racconta ogni condomino per quello che è, mentre la seconda è più «esplosiva», perché segnata da una pandemia, ma non il Covid, e registra la loro trasformazione.

E’ una pandemia nata dallo sputo di un cammello, in un luogo imprecisato del deserto, un giorno altrettanto imprecisato. Un cammello fa uno starnuto, infetta l’erba di un’oasi e, giorno dopo giorno, il  virus misterioso passa da un animale all’altro, fino all’uomo. E così, proprio come è successo con il Covid, nel condominio di una cittadina del nord, la vita quotidiana cambia e i personaggi a loro volta prendono nuova vita sotto lo sguardo attento, fantasioso, e a tratti satirico, di Pamparana. 

Immancabile la domanda posta all’autore: come siamo dopo il Covid?

«Peggiori, sono convinto che siamo diventati più egoisti, più chiusi in noi stessi. Nel libro questo non accade, i personaggi trovano serenità».

Una conviviale che non si è esaurita con la presentazione del libro, ma che è stata anche un viaggio nelle esperienze giornalistiche dell’autore, dalla strage di via Fani (la carriera di Andrea Pamparana iniziò proprio nel 1978 il giorno del rapimento di Aldo Moro) a Mani Pulite.

Impossibile non parlare, poi, della rubrica che cura dal 1998 L’indignato speciale su Rtl 102.5, e delle frequentazioni con il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e Giorgio Bocca. 

(foto in primo piano, Nadia Serafini, Andrea Pamparana, Pietro Bologna)

Cristina Corsini