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Jesi «Serve chiarezza dopo le dichiarazioni di Edison»

La consigliera regionale Linda Elezi ha presentato richiesta di accesso agli atti alla Ast di Ancona dopo quanto affermato dall’azienda

Jesi – La consigliera regionale Linda Elezi ha presentato all’Ast di Ancona istanza di accesso gli atti sulla realizzazione della piattaforma polifunzionale per il recupero e trattamento di rifiuti pericolosi e non e per la produzione di End of Waste che Edison vuole realizzare a Jesi in zona Zipa.

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«Serve fare chiarezza alla luce delle recenti dichiarazioni diffuse dalla stampa con cui Edison ha fatto riferimento a pareri della Ast per rassicurare i cittadini di Jesi definendo non insalubre e non dannosa per la salute pubblica la sua piattaforma di soil washing che tratterà terreni contaminati e amianto in un’area di fatto urbana – spiega la consigliera che, dopo l’interrogazione nell’ultimo Consiglio regionale, continua la battaglia per il no all’impianto jesino –. Ancora una volta Edison distorce la realtà: è in malafede o, sotto la pressione della sacrosanta mobilitazione civica che rischia di mandare all’aria un progetto che qualcuno deve aver dato per certo, è entrata in cortocircuito tirando in ballo l’Ast? Come può essere non insalubre una piattaforma che Edison stessa, nel suo progetto, descrive orientata principalmente alla decontaminazione di terreni inquinati con una linea dedicata per i materiali contaminati da amianto e acque reflue industriali che potranno essere caratterizzate, tra altre, dalla presenza di metalli pesanti, tensioattivi, composti azotati? Se non ci fossero pericoli per la salute pubblica, perché Edison ha avviato la procedura di Paur (Provvedimento autorizzativo unico regionale) di cui all’art. 27 bis del D.Lgs 152/2006 e s.m.i. che comprende anche la valutazione di impatto ambientale? Perché il Decreto del Ministero della Sanità del settembre 1994, al contrario di Edison, parla chiaro: sono classificate insalubri industrie e attività artigianali che possono produrre un’alterazione dell’ambiente esterno o comportano il deposito e/o l’uso di sostanze chimiche e/o pericolose proprio come l’impianto da realizzare alla Zipa. L’accesso agli atti dell’Ast Ancona è quindi indispensabile per dirimere ogni questione in merito». 

Conoscere, quindi, quali siano le effettive interlocuzioni intercorse tra Edison e l’Azienda sanitaria locale di Ancona sulla richiesta di autorizzazione alla tipologia di rifiuto trattato dalla elaborazione del nuovo Piano rifiuti regionale Marche di cui l’economia circolare è una componente non secondaria come da norme UE.

Poiché la piattaforma Edison sarebbe la prima del suo genere in regione e in Italia, i parametri autorizzativi sono gli unici atti a valutare l’impatto ambientale di tale impianto con necessità di disporre di dati oggettivi a fronte delle tante manifestazioni e iniziative popolari nonché del dibattito istituzionale avviato il 18 luglio scorso con il Consiglio comunale aperto di Jesi sul tema in cui politica, sigle sindacali e datoriali, associazioni e cittadini si sono dette contrarie alla localizzazione della piattaforma alla Zipa.

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