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Cronaca

Jesi Si è fermato il grande cuore di Antonio Brocani

Innamorato della vita nonostante la Sla che lo aveva immobilizzato da 12 anni, accudito con amore dai suoi familiari, poche settimane fa l’ultimo bagno al mare dell’ex chef della Grotta del Frate di Staffolo

Jesi – Il grande cuore di Antonio Brocani, noto per la sua lunga e coraggiosa battaglia contro la sclerosi laterale amiotrofica (Sla), si è fermato.

Antonio era un uomo la cui vita è stata un esempio di coraggio e resilienza, ma soprattutto, di un amore incondizionato che lo ha legato indissolubilmente a sua moglie, Maila.

Si è spento oggi lo chef jesino, 63 anni, malato di Sla dal 2011, un vero lottatore contro questa malattia che lo teneva immobilizzato da 12 anni, a lottare insieme a lui la moglie Maila e i figli, che con il loro immenso amore lo hanno sostenuto nelle tante difficoltà della vita quotidiana.

Proprio poche settimane fa la soddisfazione per la moglie di riuscire a organizzare per lui una vacanza al mare, da cui sono rientrati il 27 luglio, grazie al supporto dell’associazione Insieme a te.

La coppia era stata ospite della Spiaggia dei Valori in località Punta Marina Terme, in provincia di Ravenna.

«Non abbiate timore di realizzare i vostri sogni – – scriveva Maila al ritorno da quella splendida avventura -, la vita va vissuta sempre sino in fondo», riportando le parole di Antonio.

Nonostante lo stato avanzato della malattia e la lontananza da casa, la forza d’animo di Maila e Antonio, messa alla prova in tante occasioni della vita, anche stavolta aveva avuto la meglio permettendo ad Antonio di bagnarsi nelle acque del mare. Una grande emozione, per lui e per Maila. L’ultima, ma bellissima, che il destino aveva riservato.

Antonio Brocani non era solo un marito, un padre, un uomo forte, era un simbolo di speranza per coloro che lo hanno conosciuto e per chi insieme a lui ha sperato di vincere contro quel “mostro” chiamato Sla. La sua lotta è stata accompagnata dalla dedizione incrollabile di Maila, un amore che non conosce confini e che continuerà a vivere al di là di questa vita terrena.

A suggellare il grido alla vita che l’ex chef del ristorante La Grotta del Frate di Staffolo ha sempre manifestato nell’affrontare la quotidianità, la testimonianza della moglie: «Più va avanti, più incontra ostacoli, ma lui ci mette tanta forza per dimostrare che vivere ha senso, vuole far capire che è vivo e vuole continuare a vivere in pienezza sino alla fine».

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