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Jesi Sold out per la prima di “Celeste Amore” al Pergolesi
8 Marzo 2023
Il docufilm alla scoperta dell’uomo e dell’artista Gaspare Spontini, in apertura il pensiero del Sindaco a Irene Spaccia, la bimba di 8 anni deceduta il 3 marzo, «un talento all’interno della nostra comunità»
di Elena Tisé
Jesi, 8 marzo 2023 – Grande entusiasmo e partecipazione domenica sera, al Teatro Pergolesi, per la prima proiezione di Gaspare Spontini, Celeste Amore, il docufilm prodotto da Subwaylab, dedicato al musicista e compositore maiolatese Gaspare Spontini, del quale si celebreranno i 250 anni dalla nascita nel 2024.
Ad aprire l’evento è stato Giovanni Filosa, che con la sua intelligente ironia ha invitato sul palco il sindaco Lorenzo Fiordelmondo, l’assessore alla cultura Luca Brecciaroli, l’ex assessora alla cultura di Maiolati Spontini Tiziana Tobaldi, Lucia Chiatti, direttore generale della Fondazione Pergolesi Spontini e, naturalmente, tutto il cast di Celeste Amore.
«Vorrei rivolgere un pensiero a una bambina di Jesi che purtroppo è venuta a mancare pochi giorni fa. In soli 8 anni è riuscita a costruire una vita molto bella, un esempio per tutti coloro che le erano attorno. Lo dico qui, non per entrare nel tema del dolore, che è una cosa intima e familiare, ma perché ha espresso a tutti gli effetti un talento all’interno della nostra comunità».
«Si chiama Irene e sarebbe bello se tutti la potessero salutare», così il Sindaco Fiordelmondo ha voluto ricordare la piccola Irene Spaccia, la bimba jesina di 8 anni scomparsa lo scorso venerdì 3 marzo.
«Questa sala gremita – ha poi affermato l’assessore alla cultura – è una piacevole sorpresa ma sappiamo che il nostro territorio risponde molto bene agli stimoli. Nel mio piccolo cerco di dare il mio contributo, con impegno e sincerità: abbiamo molti talenti sul territorio, soprattutto giovani, ed è giusto che abbiano spazio. L’arte ha un valore immenso a livello sociale, a livello della comunità; musica, cinema, teatro, danza, le arti sono tutte diverse ma tutte intimamente connesse, in fondo».
Musicista, compositore, filantropo: attraverso l’espediente narrativo del fantasma di Celeste, Simona Ripari accompagna la piccola Rachele (Rachele Antolini), una ragazzina dei nostri giorni, alla scoperta dell’uomo e dell’artista che fu Gaspare Spontini.
Molti i nodi tematici che emergono nei 70 minuti di riproduzione: l’amore, il contatto con uomini delle più importanti corti europee, le radici mai recise con la sua Maiolati, sono solo alcuni degli spunti a partire dai quali indagare il genio di Spontini.
Chiave di lettura dell’intera narrazione è il tema della fuga, talvolta obbligata dalle circostanze, più spesso necessaria per inseguire il sogno e la passione in un panorama artistico – quello a cavallo tra ‘700 e ‘800 – in pieno fermento culturale, ricchissimo di influenze e di stimoli.
Il soggetto è di Marco Cercaci e Marco Spagnoli, sceneggiatura di Claudio Centioni, regia di Andrea Antolini, Alessandro Tarabelli, Diego Morresi.
«Com’è stato raccontare un personaggio di questo calibro?» ha chiesto Giovanni Filosa alla regia.
«E’ stata una grande opportunità – ha risposto Andrea Antolini – un privilegio che ci aiuta a crescere. Se dovessi descrivere Spontini con una frase probabilmente userei le parole di Napoleone: Gli uomini di genio sono meteore destinate a bruciare per illuminare il loro secolo. Progetti per domani? Stiamo lavorando ad un lungometraggio ma non vogliamo anticipare nulla».
Lodo Guenzi, attore e cantante della band Lo Stato Sociale, ha interpretato Gaspare Spontini; la moglie Celeste Erard era interpretata dall’attrice Simona Ripari. Nel cast sono inoltre Rachele Antolini (Rachele), Andrea Caimmi (Ammiraglio Nelson), Marco Brandizi (Napoleone), Vanina Marini (Giuseppina Bonaparte), Victor Carlo Vitale (Gregorio XVI), Enrico Marconi (Wagner), Gianfranco Frelli (Goethe), Graziano Fabrizi (Abate), Tommaso Tarabelli (Tommaso).
Alla fiction si sono alternate le testimonianze dei nostri giorni. Hanno partecipato i musicisti marchigiani Dardust, Raphael Gualazzi, Ruben Camillas, Paolo Marzocchi e Giancarlo Aquilanti, il compositore e direttore artistico della Fondazione Pergolesi Spontini Cristian Carrara, Lucia Chiatti direttore generale della Fondazione Pergolesi Spontini, il musicologo Federico Agostinelli, il critico musicale Guido Barbieri, Gabriella Cinti, nipote del podestà di Maiolati, Tiziano Consoli sindaco di Maiolati Spontini dal 2019 al 2022.
Con il coinvolgimento di storici e artisti, il docufilm cerca di mettere in luce le cause di un fermento che vide le Marche fucina di veri e propri giganti dell’Opera i quali fra il ‘700 e l’800 emozionarono e continuano a strabiliare i teatri di tutto il mondo: Spontini, Rossini, Pergolesi, Vaccaj, Crescentini. Scoprendo infine la vivacità della scena musicale di questa poliedrica e sorprendente regione – con la più alta percentuale di teatri in Europa -, solo apparentemente al di fuori delle rotte culturali dei grandi centri ma in cui fioriscono ancora oggi proposte vitali e d’avanguardia.
«Le Marche – ha sottolineato l’assessore regionale alla cultura Chiara Biondi – sono la regione a maggior concentrazione di teatri per numero di abitanti. Nel 2022 la Regione ha presentato una candidatura Unesco per inserire i nostri teatri storici tra i beni del patrimonio mondiale. Sostenere personaggi come Pergolesi, Rossini, Spontini, ci aiuta anche a promuovere la nostra regione, cultura e turismo sono un binomio inscindibile».
Il progetto, realizzato con il contributo del Por Fondo europeo di sviluppo regionale 14-20 della Regione Marche, è stato finanziato dal Comune di Jesi e dal Comune di Maiolati Spontini, dalla Fondazione Pergolesi Spontini, dalla Regione Marche, dalla Fondazione Marche Cultura.
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