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Jesi Stop impianto Edison, domani presidio Tnt in Provincia

Manifestazione promossa per il pomeriggio (ore 15) sotto la sede di strada di Passo Varano, al centro anche la questione della gestione privata della salute pubblica

Jesi – Già 20 anni fa, il territorio che va da Ancona a Jesi, è stato dichiarato zona a elevato rischio di crisi ambientale.

Questa superficie, limitata e ad alta densità abitativa, vede la concentrazione di una serie di situazioni di criticità: porto, aeroporto, interporto, autostrada, ferrovia, aree soggette a esondazione, frana e dissesto idrogeologico, depositi di Gpl, raffineria Api, inquinamento di suolo, aria e acqua.

La dichiarazione formale di Zona Aerca è da tempo formalmente decaduta, così come il relativo Piano di risanamento predisposto dalla Provincia, mentre altri insediamenti fortemente impattanti come il nuovo polo Amazon si sono aggiunti. 

In 20 anni non solo non è stato fatto niente per il recupero ambientale di questo territorio, ma si continua ad aggravare lo stato di criticità dell’area: è in questo quadro che la multinazionale Edison, colosso nel campo dell’energia, viene a proporre a Jesi il progetto di un impianto per il trattamento di rifiuti speciali, pericolosi e non (tra i quali amianto). 

Un impianto gigantesco che prevede di smaltire tra 270mila e 312mila tonnellate di rifiuti l’anno, più di mille al giorno, con conseguente emissione in aria di sostanze inquinanti, consumo di acque e aumento del traffico di camion.

La Provincia di Ancona ha un ruolo rilevante nel procedimento avviato da Edison per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie alla realizzazione dell’impianto. 

Chiediamo alla Provincia di pronunciarsi contro la realizzazione dell’impianto e di far sì che questa scelta sia la base di partenza per riportare al centro delle politiche di governo del territorio il tema dell’Area a elevato rischio ambientale e dell’urgenza di un effettivo, credibile e tempestivo Piano di Risanamento.

Da oggi 9 all’11 ottobre si tiene ad Ancona il G7 Salute che declina la salute come forma di interesse e profitto sulla gestione dei nostri corpi e dei nostri territori, promuovendo un sistema che arricchisce organizzazioni private a discapito della salute e devastando l’ambiente. 

La campagna “No G7, Not on my body” si oppone alla mercificazione della salute e dell’ambiente a favore del profitto dei privati, promuovendo iniziative di mobilitazione per dare centralità a un concetto di salute in totale contrasto con quello proposto dal G7.  

Per questo domani, giovedì 10 ottobre alle 15, saremo in presidio sotto la sede della Provincia di Ancona per dire no a Edison e alla gestione privata della salute pubblica, per un immediato piano di risanamento della zona ex Aerca  e che la gestione dei nostri territori sia di interesse pubblico e non subordinata alle logiche di profitto e di privatizzazione. 

Spazio Comune “TNT” – Jesi 

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