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Cronaca

Jesi Teatro Studio “Valeria Moriconi”, riapertura il 20 luglio

Terminati i lavori di restyling, taglio del nastro nel giorno dell’80° anniversario della Liberazione di Jesi, concerto in Piazza Federico II con Ginevra Di Marco, l’invito dell’ex sindaco Gabriele Fava a far risuonare anche “el campanò”

Jesi – Inaugurato nel maggio 2002 nei locali dell’ex-chiesa del co-patrono San Floriano sconsacrata nel 1860, e intitolato a Valeria Moriconi nel giugno 2005, il Teatro Studio in Piazza Federico II riaprirà al pubblico, dopo sei anni di chiusura, il prossimo 20 luglio.

Taglio del nastro alle ore 11 alla presenza dell’Amministrazione comunale, della Fondazione Pergolesi Spontini e del professor Manuel Orazi, il quale ricorderà il lavoro dell’architetto Italo Rota che ha curato la prima progettazione dell’allestimento del teatro studio.

Quindi ci sarà una breve visita, a cura della guida Cristina Fabbretti, che illustrerà le bellezze del Teatro e del Complesso San Floriano.

«Un momento che la città attende da tempo questo di poter rivedere il Teatro Moriconi – ha affermato il sindaco Lorenzo Fiordelmondo –, che si lega a un episodio molto particolare. Il 20 luglio 1984 l’allora sindaco Gabriele Fava inaugurò la campana, situata nella torre di Palazzo della Signoria, insieme a Valeria Moriconi. La campana venne alla luce presso la rinomata millenaria Fonderia Marinelli di Agnone, e fu battezzata Libertà proprio dalla nostra Valeria Moriconi. Ci tengo ad evidenziare che quello di riaprire il Teatro il 20 luglio ha anche a che fare con il profondo legame tra la cultura e la memoria, infatti il 20 luglio quest’anno cade l’ottantesimo della Liberazione della nostra città e lo celebreremo con la commemorazione agli Orti Pace e con il concerto di Ginevra Di Marco e la Stazioni Lunari, in Piazza Federico II».

Con i lavori, avviati a febbraio 2023, in un primo momento erano stati adeguati gli impianti elettrico e di illuminazione sia ordinaria che di emergenza, era stato realizzato un nuovo impianto di evacuazione dei fumi calore ed era stata eseguita la messa a norma degli impianti idrico e antincendio.

Terminata questa fase, a febbraio scorso era partita quella dell’adeguamento acustico con il montaggio dei nuovi dispositivi posti in alto, in prossimità della cupola, per ovviare a una struttura originaria non concepita come teatro, bensì come luogo di culto.

I lavori hanno comportato un investimento di 665mila euro a carico della Fondazione Pergolesi Spontini, gestore della struttura, di cui 450mila euro per far fronte al costo dell’intervento per l’adeguamento dell’impianto antincendio.

Il costo dei lavori extra degli ultimi mesi dedicati all’adeguamento acustico, invece, è stato di 130mila euro. Il nuovo Teatro Studio Valeria Moriconi potrà contare su un totale di 167 posti a sedere.

«Un altro cantiere che giunge al termine dopo importanti lavori di adeguamento – spiega l’assessora Valeria Melappioni – compiuti grazie al lavoro costante e incisivo dei nostri uffici e che ci permette di riconsegnare uno spazio di valore inestimabile per la vita della nostra comunità cittadina».

«Gli interventi di ottimizzazione acustica dello spazio realizzati nel Teatro intitolato a Valeria Moriconi – fa sapere Lucia Chiatti, direttore generale della Fondazione Pergolesi Spontini – consentono di correggere la riflessione delle onde sonore adattando l’acustica ai vari tipi di eventi ospitati e fanno di questo teatro un luogo davvero polifunzionale, capace di accogliere la grande ricchezza dei linguaggi dello spettacolo dal vivo. Ricordo in questa occasione il nome dell’esperto, tra i maggiori del settore, che ha fatto le misurazioni acustiche e la relazione tecnica scientifica sulle necessità di miglioramento, Marco Facondini, scomparso nel 2021, sulla base del quale si è sviluppato il progetto messo a punto dal direttore tecnico della Fondazione, Benito Leonori, dall’ingegnere Pietro Bucari e dall’architetto Federico Martini».

Intanto, come avevamo anticipato, l’ex sindaco Gabriele Fava, a capo della Giunta jesina dall’83 all’88, ha proposto di far suonare nuovamente el campanò di Palazzo della Signoria non solo in occasione del prossimo 20 luglio, data in cui ricorre la Liberazione di Jesi dai nazifascisti, ma anche per la riapertura del Teatro Studio rimesso a nuovo.

La campana, battezzata Libertà nel 1984, ebbe come madrina d’eccezione, appunto, proprio Valeria Moriconi.

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