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Cronaca

Jesi Tentata rapina al Coal: «Mi sono visto puntare la pistola addosso»

Il racconto del cassiere del supermercato di Piazza Vesalio, altri due tentativi dello stesso malvivente avrebbero interessato anche una farmacia e una tabaccheria

Jesi – Una giornata da dimenticare quella di ieri, per Andrea, giovane dipendente del supermercato Coal di Piazza Vesalio, che si è trovato faccia a faccia con il rapinatore che intorno alle 18.15 si è presentato all’interno dell’esercizio commerciale, pistola alla mano, nel tentativo di sottrarre l’incasso della serata.

Il proprietario subito dopo quanto era accaduto si è recato dai Carabinieri della Compagnia di Jesi per sporgere denuncia. Il malvivente potrebbe essere di origini straniere, stando a quanto si è riusciti a percepire dal suo accento in quei concitati minuti.

Le telecamere di videosorveglianza presenti all’interno del negozio saranno fondamentali per cercare du identificarlo, le immagini sono state acquisite dai militari prontamente intervenuti.

Lo stesso, stando a quanto si è potuto apprendere, avrebbe agito sempre nella serata di ieri in altri due esercizi, una farmacia in via degli Appennini, in zona Colle Paradiso, e in una tabaccheria di via delle Nazioni.

La ricostruzione

«Stavo dialogando con due clienti, un uomo e una donna, del più e del meno come faccio sempre, quando dalla porta entra questo ragazzo, – racconta Andrea – mi ha dato l’impressione che fosse giovane, ma aveva uno scaldacollo in faccia, non posso dirlo con certezza, si guardava intorno e non mi guardava. Per un momento mi sono allontanato di poco dalla cassa nel tentativo di avvisare i colleghi del suo fare sospetto, visto che il cassetto con il denaro non avrebbe potuto aprirlo in nessun modo». 

«Poi mi si è presentato con la pistola impugnata nella mano sinistra puntandomela addosso, voleva solo l’incasso della serata, continuava a dirmi apri apri, e a battere con il calcio della pistola sulla cassa. Non ha preso niente. Sono riuscito non so come a rimanere calmo, – racconta ancora Andrea -. Nel frattempo la cliente aveva trovato il tempo di allertare i Carabinieri mentre l’uomo nel tentativo di farlo andar via gli urlava di andarsene, informandolo che i militari stavano arrivando».

«Lui allora, molto impacciato e poco abile, ha capito che le cose si stavano mettendo male, ed è fuggito. Un ragazzo che si trovava in quel momento al bar di fianco, sentendomi gridare al ladro lo ha inseguito ma quello è salito su un’auto blu che lo stava aspettando nella vicina via Forlanini».

«Queste cose non dovrebbero succedere, sono riuscito a mantenere la calma ma avevo il cuore in gola», ci ha detto Andrea.

Con lui erano presenti nel supermercato altri due colleghi al momento della tentata rapina.

«Non mi sono accorta di niente, nessuno ha urlato – racconta la collega -. Stavo al banco quando ho sentito tre forti tonfi, pensavo che fosse qualcuno, e che fosse caduto qualcosa in corsia, come solitamente accade quando cadono bottiglie, poi ho visto la donna che era in cassa che mi sembrava allarmata e Andrea schizzare fuori, allora sono corsa a vedere e l’ho trovato chino, che continuava a dire mi scoppia il cuore.

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