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JESI TESTIMONIANZA DI UN UOMO LIBERO CHE COMBATTE LA ‘CULTURA MAFIOSA’

JESI, 31 marzo 2018 – Gaetano Saffioti, l’imprenditore calabrese che ha avuto il coraggio di far valere il suo diritto alla libertà opponendosi al racket delle estorsioni, testimonierà la realtà che sta vivendo nel corso di un incontro con la comunità jesina programmato per venerdì 6 aprile, alle ore 21, nella sala di Palazzo Bisaccioni, in Piazza Colocci.

L’iniziativa è stata promossa nell’ambito degli incontri organizzati dal gruppo “Agende Rosse” di Ancona e Provincia che recentemente ha trovato sede a Jesi, nei locali dell’Istituto Comprensivo “L. Lotto”, in Corso Matteotti 96.

Saffioti è un imprenditore di Palmi (RC) che dopo anni di richieste estorsive da parte della ‘ndrangheta, sfociate in minacce, danneggiamenti ed intimidazioni, nel 2002 ha deciso di denunciare quanto patito alla magistratura; un comportamento più che civile che però ha modificato completamente la sua vita. Saffioti, infatti non è stato più libero di muoversi liberamente, se non sotto scorta da parte delle forze dell’ordine; stesse conseguenze per i suoi familiari.

Non solo, col passare dei mesi ha cominciato a perdere le commesse, i dipendenti ed anche quelli che considerava amici.

Tutto questo, però, non gli fa cambiare idea sui suoi comportamenti; rimane in Calabria e continua la sua attività potendo contare sugli aiuti economici che lo Stato mette a disposizione dei testimoni di giustizia.

La sua denuncia ha avuto il merito di portare alla luce molti comportamenti illegali, attivando importanti operazioni di Polizia e contribuendo a molte indagini sfociate con l’arresto e la successiva condanna di molti associati alla ‘ndrangheta.

“Nel settembre del 2014 – leggiamo in una nota – (Saffioti) è stato l’unico imprenditore ad accettare di abbattere la villa abusiva su area sottoposta a vincolo archeologico della famiglia Pesce a Rosarno”.

Questo e molto altro ancora sarà raccontato direttamente dal Saffioti nel suo incontro con la comunità jesina.

sedulio brazzini

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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