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Cronaca

Jesi Tombola di San Settimio: potranno entrare in meno di 3.000

Ingresso contingentato in Piazza della Repubblica, in base alle direttive del Tavolo della sicurezza che ha disposto la capienza massima di 2.980 persone, niente banchetti per la vendita delle cartelle disposti in centro

Jesi – In base alle linee guida dettate della Questura nell’ambito del tavolo della sicurezza riunitosi pochi giorni fa per concertare l’organizzazione della Tombola di San Settimio – e della relativa Fiera – è stato stabilito che saranno 2.980 le persone che potranno accedere in Piazza della Repubblica in occasione dell’estrazione, prevista per domenica 22 settembre, un appuntamento della tradizione, per la città di Jesi, che dura da 150 anni.

E’ quanto emerso dalla conferenza di presentazione della Fiera di San Settimio e degli eventi pre-fiera, tra cui anche la Tombola, di cui si è parlato in Comune stamattina alla presenza dell’assessora al commercio Emanuela Marguccio, della referente Suap del Comune di Jesi, Matilde Sargenti, del Commissario della Polizia Locale, Fulvio Laghi, della presidente di Avis Jesi, Oriana Capitani e del consigliere Mario Argentati.

Non ci saranno quindi banchetti per la vendita delle cartelle della Tombola in giro per la città, nei giorni precedenti all’estrazione, come accadeva gli anni scorsi, questo per evitare che chi acquista la cartella resti escluso dalla piazza e non possa partecipare all’estrazione.

La vendita avverrà soltanto all’interno di Piazza della Repubblica, il giorno stesso dell’evento, i varchi apriranno alle 19 di domenica 22 e all’ingresso sarà consegnato a ognuno un ticket di accesso numerato, fino a raggiungere quota 2.980.

Una volta entrati dai varchi si potranno acquistare le cartelle della tombola e partecipare all’estrazione che come di consueto si svolgerà a partire dalle 20.30.

«Solo da pochi giorni abbiamo preso atto delle disposizioni dettate dal tavolo della sicurezza – ha spiegato l’assessora Emanuela Marguccio, nel presentare gli eventi pre-fiera -. Abbiamo fatto tutto quello che potevamo, grazie alla grande disponibilità degli uffici comunali e delle associazioni che organizzano ogni anno la tombola – Avis e Aidoper fare in modo che la tradizione fosse preservata e che la tombola potesse svolgersi. Per il prossimo anno, se le condizioni resteranno tali, valuteremo uno spazio più idoneo».

Le linee guida disposte dal tavolo della sicurezza, si rifanno alle circolari emanate dal Ministero dell’Interno nel 2018 a seguito dei fatti di Torino e che dettano le regole da seguire in materia di pubblici spettacoli.

Oltre ai volontari di Avis e Aido, ai varchi saranno presenti anche gli agenti della Polizia Locale, per vigilare che le modalità di accesso vengano rispettate.

«Comprendiamo che per la comunità l’ingresso contingentato possa causare disagi e ce ne scusiamo fin d’ora, le nostre associazioni organizzano la Tombola di San Settimio dal 1996, rinnovando una tradizione che dura da 150 anni».

«Anche questa volta abbiamo messo in campo tutte le risorse per fare in modo che la tradizione continui, nonostante queste limitazioni», ha detto la presidente Avis Oriana Capitani. E’ chiaro che per tali associazioni la vendita delle cartelle con questa modalità, sarà in perdita se consideriamo le 7.690 tessere vendute lo scorso anno nell’arco di una settimana e le oltre 4.000 presenze in piazza.

«Date le disposizioni, chiediamo alla cittadinanza la massima comprensione e collaborazione. Per noi, eventi come questo rappresentano una grande occasione di promozione delle nostre attività e di raccolta fondi. Abbiamo visto, nel corso dell’estate, quante manifestazioni sono state cancellate, per motivi di sicurezza, quindi siamo orgogliosi che la tombola si possa fare comunque, rispettando queste restrizioni. Poi per l’anno prossimo se le condizioni lo richiederanno, avremo il tempo necessario per organizzare l’evento in un’altra location».

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