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Jesi Tribunale del Malato: ospedale “Carlo Urbani” in sofferenza cronica

Con i piani ferie in atto Unità Operative in difficoltà, e la questione annosa del pronto soccorso dove dalla prossima settimana resteranno solo 7 medici

Jesi, 8 settembre 2022 – Con i piani ferie in atto non poche sono le sofferenze di tutte le Unità operative del Carlo Urbani, a cominciare dall’Ortopedia dove i posti letto si sono ridotti a 12 su 24 e dove alcuni pazienti con fratture di femore sono stati dirottati a Senigallia e a Fabriano.

La Medicina 4° livello ha 8 posti letto in meno, la Chirurgia continua ad operare con soli 20 posti letto rispetto ai 26, avendo peraltro inglobato anche la Day Surgery chiusa a suo tempo. Ora noi ci auguriamo, anzi lo chiediamo a voce alta, che una volta terminato il piano ferie tutto ritorni come prima, in primis che si riapra il reparto di Day Surgery, per il quale è stato nominato un responsabile che sino a oggi ha coordinato solo un “involucro vuoto” e dove attendono circa 400 pazienti in lista di attesa anche dal 2019.

Poi c’è la questione annosa del pronto soccorso dove dalla prossima settimana resteranno solo 7 medici e dove, grazie all’apporto di alcuni neo laureati assunti mesi fa, vengono trattati i codici di minore entità che permettono ai pazienti attese meno lunghe.

Fatto è, però, che questi tre neo laureati dal 1 novembre entreranno in specialità e quindi andranno via, proprio nel momento più critico per lo stesso, la stagione invernale con l’influenza e speriamo senza covid.  

Pasquale Liguori, responsabile del TdM

E’ per questo che abbiamo chiesto alla dottoressa Storti di emettere una nuova determina per l’assunzione di altri neo laureati che possono dare una mano nei mesi critici. E a proposito di specializzandi al pronto soccorso non ci è piaciuta proprio la risposta alla lettera aperta dei Tribunale del Malato delle Marche da parte del preside della facoltà di Medicina e Urgenza dell’Università Politecnica il quale ha dichiarato che gli specializzandi già lavorano nei pronto soccorso, peccato però che, se realmente fosse così, come lui dice, ci chiediamo perché essi sono concentrati tutti a Torrette e non sono spalmati su tutto il territorio regionale, peraltro non avendo poteri di firma possono soltanto osservare e non visitare.

Oltre a ciò rispondiamo al signor Preside che, è vero che le problematiche dei pronto soccorso non si risolvono solo con gli specializzandi, ma lui ci deve dire perché si utilizzano i neo laureati e gli specializzandi no, in una situazione di emergenza tutte le opportunità a disposizione devono essere messe in campo, assumendosi anche, ognuno, le proprie responsabilità.

E al momento, su tutto quanto qui denunciato, tace il neo sindaco Fiordelmondo che ci auguriamo presto faccia sentire la sua voce.

Il responsabile del Tribunale del Malato

Pasquale Liguori

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