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Cronaca

Jesi Vandalismi: ascensore chiuso, panchine dell’inclusività imbrattate

Stop alla Caffettiera, impianto di risalita del Parco del Vallato in attesa delle verifiche tecniche, nell’area verde del PalaTriccoli ancora deturpatori all’opera

JesiChiuso l’ascensore di via Zannoni – la panoramica Caffettiera, che domina il Parco del Vallato – impianto di risalita che conduce in centro, a seguito di un atto vandalico avvenuto nella notte di giovedì 25 luglio.

Danneggiate le porte scorrevoli si è dovuto procedere allo stop per motivi tecnici.

L’impianto, vegliato dalle telecamere di videosorveglianza per motivi di sicurezza, resterà chiuso in attesa delle verifiche tecniche, mentre la Polizia Locale sta procedendo per cercare di individuare l’autore o gli autori del reato.

L’ascensore non è nuovo a chiusure, soprattutto per motivi di manutenzione, che spesso fanno storcere la bocca agli utenti

Ma qui, stavolta, ci si triva di fronte a un ennesimo atto vandalico che va ad aggiungersi alla lista di quelli già avvenuti in città nel giro di pochi mesi, coinvolgendo non solo il centro storico ma anche zone più periferiche e i parchi.

Uno dei più eclatanti quello delle scritte wake up che due mesi fa hanno imbrattato di spry nero mezza città, a partire da Corso Matteotti e dalle panchine di Piazza Pergolesi, la stessa Caffettiera di cui sopra, fino a scuole e supermercati, colpendo Viale Gallodoro, via San Francesco e Viale Verdi.

Poi la reiterata manomissione dei giochi nelle aree verdi, il vandalismo nell’area cani vicino al Parco del Cannocchiale, recente il raid anche all’impianto sportivo del Liceo Scientifico Da Vinci, la cui area è attualmente interessata all’intervento di riqualificazione della Provincia di Ancona.

In questi giorni a essere imbrattate anche le Panchine dell’Inclusività, situate davanti al PalaTriccoli, nell’area verde dedicata al fitness.

Le panchine lo scorso febbraio erano state colorate di lilla dal Gruppo Scout di Jesi in collaborazione con il Comune. Simbolo dell’inclusione, su una di esse era stata affissa la targa con la scritta Pensa che bello vivere senza odiare, targa che già era stata oggetto di vandalismo dopo pochi giorni dall’inaugurazione.

Divelta e affissa nuovamente, adesso su di essa campeggiano buchi. Completamente infangata una delle quattro panchine, mentre un’altra è stata riempita di scritte.

Gesti che segnalano quanto ancora ci sia da lavorare sul tema del rispetto degli spazi pubblici e della cura della città ma che al tempo stesso portano alla luce lo stato di disagio che si nasconde dietro al comportamento di chi li compie.

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