Cronaca
JESI “Variante inglese” del virus: giovane jesina bloccata in Inghilterra
22 Dicembre 2020
Benedetta Cherubini aveva il volo Ryanair ma ieri l’email della compagnia l’ha avvertita che era tutto sospeso, Natale lontana dalla famiglia
JESI, 22 dicembre 2020 – Sarebbe dovuta tornare a Jesi questo pomeriggio Benedetta Cherubini, jesina di 21 anni, a conclusione di un Erasmus vicino Londra, durato diversi mesi.
Ma il suo aereo, da Stansted al Sanzio di Falconara, è rimasto a terra, come tutti gli altri velivoli con destinazione Italia dopo la decisione del governo di domenica scorsa.
Benedetta, figlia di Francesco Cherubini, responsabile della comunicazione del Comune di Jesi, studia Relazioni Internazionali e Diritti Umani all’Università di Padova e da fine estate si trova a Reading, 60 chilometri dalla capitale britannica, nell’ambito del programma di mobilità studentesca dell’Unione Europea.
La variante inglese del Covid-19 sta facendo preoccupare non poco visto l’impennarsi dei casi in Inghilterra.
Qual è la situazione a Reading?
«In questa cittadina l’allerta per il virus non è mai stata troppo elevata ma la scia di Londra si è fatta sentire – spiega la giovane studentessa – . Qui a differenza dell’Italia la mascherina non è obbligatoria, non viene utilizzata da tutti, si verificano assembramenti e non c’è coprifuoco: durante il lockdown bar e ristoranti hanno fatto solo l’asporto ma non ci sono state regole sul distanziamento o sull’uso di dispositivi».
Quando hai saputo che il volo di rientro in Italia era stato cancellato?
«Nel week end si è sparsa la voce che Londra era in Zona 4, cioè un’allerta importante, e si è scatenato il panico. Diversi Paesi, tra cui l’Italia, hanno bloccato gli ingressi dall’Inghilterra e in molti si sono recati in aeroporto, dove regnava il caos assoluto, pur di partire. Ieri mattina la compagnia aerea mi ha mandato una email in cui mi comunicava che a causa della variante del virus, il volo non sarebbe partito. Confrontandomi con la mia famiglia ho deciso che sarei rimasta al Campus anziché tentare di andare in aeroporto». [nk_awb awb_type=”image” awb_image=”282404″ awb_image_size=”full” awb_image_background_size=”contain” awb_image_background_position=”50% 50%” awb_parallax=”scroll” awb_parallax_speed=”0.5″ awb_parallax_mobile=”true” awb_styles=” padding-top: 150px; padding-bottom: 150px;” link=”http://www.caprariauto.it” linkdest=”_blank” awb_class=”caprari”][/nk_awb]
Benedetta sarebbe rientrata in Italia, terminato il periodo Erasmus.
Come ti senti adesso?
«Cerco di guardare il lato positivo: anche se non potrò stare con la mia famiglia a Natale, qui ho degli amici. Tanti altri studenti sono rimasti bloccati e al Campus non solo da sola, l’Università ha organizzato degli eventi su Zoom per trascorrere le festività e un pranzo di Natale, nel rispetto delle disposizioni anticontagio, con piatti tipici inglesi. Sarà inoltre prolungato l’affitto della stanza dove vivo».
Sei preoccupata?
«Ieri quando mi hanno comunicato la cancellazione del volo sono state ore emotivamente impegnative. Poi ho capito che era più sicuro per me e per tutti restare qui. Adesso vivo alla giornata, il fatto di conoscere altre persone mi tranquillizza e mi fa pensare che la permanenza sarà più leggera».
Hai idea di quando si sbloccherà questa situazione?
«Sicuramente fino al 6 gennaio sarà tutto così, spero, poi, si sblocchi in fretta anche se al momento è tutto incerto».
Eleonora Dottori
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