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Jesi Via del Verziere, la lunga filiera di responsabilità

L’Associazione tutela salute mentale per la Vallesina sulla recente vicenda dell’abuso su donne con problemi mentali

Jesi – Dopo il clamore iniziale per l’orrore consumatosi nell’appartamento di via del Verziere 55, sulla vicenda è calato un assordante silenzio interrotto dall’ordinanza del Consiglio di Stato pubblicata il 31 maggio 2024 che sospende in via cautelare la sentenza del Tar Marche.

Il CdS ha accolto il ricorso del Comune di Jesi che riteneva la struttura dovesse essere soggetta ad autorizzazione (L.R. 21/2016) e non fosse appartamento autogestito ispirato al modello della Vita Indipendente (L.R. 21/2018).

Sui fatti accaduti la Magistratura sta indagando, ascoltando, accertando responsabilità che tutti ci auguriamo possano approdare a una verità che renda giustizia alle vittime e a ogni cittadino che si sia sentito offeso e indignato.

L’iter in corso è stato in larghissima parte reso possibile dalla vigilanza incessante dell’Associazione Tutela Salute Mentale per la Vallesina, che a fronte di una totale mancanza di ascolto e di dialogo da parte dei vertici del Dipartimento di Salute Mentale ha coinvolto fin da subito tutte le istituzioni in causa. Il silenzio, anche allora, si è mostrato assordante e financo complice

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Un’Associazione di tutela per la salute mentale, che opera da oltre 25 anni sul territorio della Vallesina, non può esimersi dall’esporre presunte violazioni delle norme, specie se coinvolgenti soggetti particolarmente fragili, e non può smettere di porsi domande con diritto di ottenere risposte in tempi non biblici anche, e soprattutto, dalla politica regionale, che proprio del diritto alla salute ha l’onere e l’onore di occuparsi.

Qualche domanda

  1. Se la salute è un bene costituzionale irrinunciabile, perché certi dirigenti in carriera non si discostano, vantandosene perfino, dalla logica del risparmio (via del Verziere viene portata ad esempio in tal senso), invece di impegnarsi a spendere meglio e bene le risorse a disposizione?
  • Perché le responsabilità di chi decide politiche, strategie, progetti, protocolli, intese… sono sempre più difficili da accertare rispetto a quelle di chi esegue?
  • Nel caso specifico, le ospiti abusate e maltrattate sono state messe al riparo da possibili manipolazioni? O sono state inserite piuttosto dentro il medesimo sistema che non le ha sapute proteggere?

         

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Associazione tutela salute mentale per la Vallesina

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