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Cronaca

Jesi Via Paradiso, si attende la decisione per la rotatoria in prova

L’Amministrazione comunale: «Una soluzione per migliorare l’organizzazione dell’incrocio con via degli Appennini e di altre intersezioni adiacenti, tra qualche giorno daremo il riscontro»

Jesi – È durata poche ore la sperimentazione della rotatoria in via Paradiso, realizzata lunedì mattina, 28 ottobre, con i new jersey mobili in corrispondenza dell’accesso alla strada parallela che corre sottostante, per valutarne gli effetti sul traffico e sulla sicurezza stradale in un punto in cui è facile vedere le automobili premere sull’acceleratore, come accade spesso, d’altra parte, anche nelle vicine via Tabano e via degli Appennini.

Vedi anche: Jesi Rotatoria di via Paradiso, prove al via

In base all’ordinanza stabilita dall’Amministrazione, per la sperimentazione era stato istituito il senso unico di marcia, con direzione Jesi – San Marcello, nel tratto di via Paradiso compreso tra il civico n.13 e il 49. I veicoli in transito all’interno della rotatoria, giunti in prossimità del civico n.51 di via Paradiso, dovevano continuare la marcia all’interno dell’anello rotatorio.

Il limite di velocità consentito era quello dei 30 km orari a partire da 100 metri prima della rotatoria, sul posto la Polizia Locale ha monitorato l’intervento e la circolazione.

Circolazione avvenuta con qualche perplessità soprattutto da parte dei guidatori più anziani che, interdetti, non sapevano se procedere o meno, difficoltà di manovra per i camion che, date le dimensioni ristrette della rotatoria, non riuscivano a girare agevolmente.

Alle 13.45 la rotatoria era già stata smontata, l’obiettivo ha scritto l’Amministrazione comunale, «era quello di sperimentare delle ipotesi per migliorare la sicurezza stradale e ridefinire l’intersezione che da troppo tempo non aveva una struttura chiara, rendere più sicura una zona critica impossibile da modificare con dossi, data la sua importanza per il piano emergenza».

«La rotatoria rappresenta un intervento strategico che può contribuire a moderare la velocità in un punto senza altre interruzioni e può migliorare l’organizzazione dell’incrocio con via degli Appennini e di altre intersezioni adiacenti», hanno aggiunto gli uffici che nei prossimi giorni daranno un riscontro su questa prima sperimentazione e condivideranno i progetti successivi.

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