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Jesina Lettera aperta della “Vecchia Macchia” al Presidente

Lo storico gruppo ultra annuncia che diserterà lo stadio fintanto Giancarlo Chiariotti sarà al timone del club calcistico cittadino e avverte giocatori e staff: «Sarete considerati come complici», accuse anche all’Amministrazione comunale

Jesi – Dopo il gruppo principale della tifoseria organizzata della Curva Nord Eppure il vento soffia ancora, anche i componenti di Vecchia Macchia, esternano pubblicamente il loro disappunto per la situazione creatasi intorno alla Jesina dopo la rovinosa retrocessione in Promozione.

Il modo scelto è quello della lettera aperta al Presidente Giancarlo Chiariotti, nei confronti del quale ci sono tutt’altro che parole di stima.

La bandiera della Vecchia Macchia in curva nord al Pacifico Carotti

Dopo aver elencato una serie di bandiere del passato, quello che può essere considerato il nucleo della vecchia guardia della tifoseria leoncella imputa alla proprietà della Ssd Jesi uno scarso rispetto della storia del Club, che fra tre anni compirà il secolo di vita.

«Della nostra storia non sai nulla – accusa la Vecchia Macchia – e non ci spieghiamo il perchè di questa tua ostinazione e delle tue barricate nei confronti di gruppi interessati a rilevare la Società».

Un j’accuse che non risparmia nemmeno l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Lorenzo Fiordelmondo.

«Ci sorprende anche il silenzio (assenso?) dell’attuale Amministrazione comunale che sembra ne voglia restare fuori, ignorando il patrimonio storico, sportivo e sociale che la Jesina ha sempre rappresentato».

La lettera aperta prosegue lamentando il fatto che alle presentazioni «in grande stile» tenute due anni fa che lasciavano presagire di «poter tornare quanto prima in categorie più consone al blasone», è seguito il «campionato disastroso» di quest’anno.

L’ultimo di una lunga serie di striscioni contro la Società Ssd Jesi, comparso durante il playout con il MonturanoCampiglione

In chiusura di missiva, vi è il passaggio che taglia definitivamente i ponti con il sodalizio del Presidente Giancarlo Chiariotti.

«Dalla Vecchia Macchia non incasserai più un centesimo», incalza il gruppo ultra, che annuncia di disertare per il prossimo anno gli ingressi allo stadio e, di conseguenza, consumazioni al bar, auspicando che tutti gli altri tifosi facciano altrettanto.

Infine, un monito anche per coloro i quali (dirigenti, allenatori e giocatori) sceglieranno di legare il proprio nome a quello del «progetto Chiariotti»: «Saranno a loro modo considerati complici e trattati con la medesima indifferenza».

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