LETTERE & OPINIONI LABORATORIO DI SINISTRA, SCAVI DI PIAZZA COLOCCI: RIVALUTAZIONE DELLA ‘ZONA ROSSA’

JESI, 26 settembre 2017 – La proposta di Laboratorio Sinistra verte sul mantenimento e la tutela degli scavi di piazza Colocci. Tali scavi sono risultati di fondamentale importanza per l’indagine urbanistica intorno all’assetto medievale della città e per la successiva mappatura a cura dei tecnici. La nostra idea è di trasformare gli scavi da un spesa a una risorsa economica e culturale, riqualificando l’intero complesso: Palazzo della Signoria, Palazzo Bisaccioni, Chiesa di Sant’Agostino (attualmente in stato di abbandono), contestualmente ai ritrovamenti venuti alla luce negli anni, come ad esempio le pavimentazioni in mosaico risalenti all’epoca romana. La nostra proposta è di trasformare tale luogo in un polo culturale attivo e funzionale per i cittadini e per i turisti. Per fare ciò è necessario temporeggiare, tutelare gli scavi e proteggerli dalle intemperie (operazione possibile con attrezzature temporanee e non onerose) e valutare con maggiore sensibilità e attenzione il destino di questi. A tal fine si potrebbe ricorrere a fondi comunitari o in alternativa a sponsor, facendo impiego anche dell’art bonus. Se ristrutturata, la Chiesa di Sant’Agostino potrebbe essere adibita a museo fisico piuttosto che riproporre una nuova mostra virtuale.

Secondo l’UNESCO, Jesi è una città esemplare anche per le sue mura perfettamente conservate e come Laboratorio Sinistra pensiamo che si debba proseguire per questa strada , conservando e valorizzando il nostro patrimonio storico-culturale.

Chiudere gli scavi , ritornando alla situazione precedente non sarebbe risolutiva per la questione dei parcheggio in centro storico e creerebbe scontento alla maggioranza della popolazione, che si è interessata al ritrovamento e ha riscoperto l’interesse per l’archeologia nella nostra città.

Anche i commercianti del centro hanno dichiarato con fermezza parere favorevole al mantenimento di questi.

Laboratorio Sinistra è favorevole a lasciare gli scavi aperti o al limite anche ad una parte di essi e a tal fine propone all’amministrazione comunale un incontro informativo sull’argomento , aperto alla cittadinanza dove cittadini, i tecnici ed esperti di archeologia, possano discutere per trovare una possibile soluzione condivisa , anche in relazione ai costi da coprire per la realizzazione dell’opera.

Il Coordinamento Cittadino   #Laboratoriosinistra