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LETTERE & OPINIONI OSPEDALE CARLO URBANI: LA TESTIMONIANZA DIRETTA DI GIAMPAOLETTI (INSIEME CIVICO)

JESI 16 ottobre 2017 – Negli ultimi mesi si parla molto dell’ospedale Carlo Urbani con varie problematiche che affronterò in seguito, ma visto che il 19 settembre ho avuto un grave infortunio sul lavoro ad un piede che mi obbliga a stare a casa credo che sia opportuno che vivendo in prima persona la situazione posso fare un quadro della situazione, partendo dall’arrivo in codice rosso al pronto soccorso ricevuto dalla dottoressa, persona qualificata e anche dai suoi eccellenti collaboratori che hanno cercato di darmi informazione della mia situazione.

Marco Giampaoletti

Dopo raggi tac ecc mi sono trovato alla sala gessi ortopedia dove ho trovato il dott. Alessandroni e Pacetti che visto la situazione hanno deciso di operarmi perciò ricovero e operazione dal dott. Carloni.

Nei 5 giorni che sono stato in ortopedia ho trovato un eccellente reparto con infermieri e dottori sempre disponibili a qualsiasi  chiarimento.

Ancora la guarigione sarà lunga ma credo che devo ringraziare a tutti queste persone personale , infermieri, dottori, personale sala operatoria che mi hanno dimostrato una professionalità notevole.

Sicuramente come cittadino e come consigliere comunale sono soddisfatto che a Jesi abbiamo questa professionalità sia in questo reparto ma anche altri come Neurologia ecc.

In questo periodo ho potuto ascoltare anche delle lamentele del personale ho visto anche problematiche di tutti i giorni che ora vi elenco.

Percorrendo con la barella ho visto molti controsoffitti rovinati finestre e muri sporchi da perdite di acqua, porte che non rimango aperte perché le calamite non funzionano, poi il servizio mensa lascia molto a desiderare dove i pasti sono insapore, scotti  e con poca fantasia.

Già le persone che si trovano in ospedale soffrono magari con un pasto più appetitoso hanno la possibilità di passare almeno 10 minuti con soddisfazione del palato.

Altre problematiche: se devo fare una medicazione non posso andare al CUP per fare la richiesta visto che nel mio caso le medicazioni sono due a settimana basta che il dottore di turno mandi il modello compilato della medicazione effettuate e le successive con la data e ora al CUP in modalità informatica in modo che a video dell’operatore del CUP già e visibile per concedere altri appuntamenti.

Anche al pronto soccorso varie problematiche con barelle nei corridoi, perciò poco spazio, inoltre anche in una sala raggi molto piccola dove l’operatore non riesce a sfruttare la potenzialità del macchinario.

Le zanzare. Nella mia camera ne ho contate una quindicina mentre poi si fanno le medicazioni; problema vecchio non risolto ma molte proposte e niente fatti.

Questione parcheggio. Dove i parcheggi dei disabili sono occupati da dipendenti e totalmente disorganizzata la viabilità, dove non si riesce a capire dove andare; di questa problematica nella precedente legislatura ne avevo parlato con ex ass. Bucci e il TDM con un nuovo progetto ma il muro della direzione Asur non si riesce a trovare una soluzione.

Chiedo perciò ai dirigenti di prendere da subito in carico questa problematica che a mio avviso è molto semplice basta mettersi 10 minuti nel parcheggio e vedere il flusso e il comportamento dei cittadini, basta fare una rotatoria naturale in modo che puoi girare tutto il parcheggio senza uscire. Ricordo che non solo solo i cittadini jesini che usufruiscono di questa struttura ma tutta la Vallesina e anche Chiaravalle ecc.

Non si devono fare nuovi parcheggi ma ottimizzare lo spazio presente magari dove il personale potrebbero parcheggiare nelle vie vicino all’ ospedale visto che il vecchio ospedale al viale non aveva un parcheggio come questo ma aveva vie nelle vicinanze.

Inoltre il reparto Ortopedia e situato nella parte sinistra dell’immobile e la sala gessi e medicazioni all’opposto perciò non vicino e una perdita di tempo per trasportare i malati. Veramente assurdo il modo di ottimizzare gli spazi e tempi di lavoro che sono la base di partenza per un risparmio di denaro.

Altra problematica è l’uscita dei pazienti per la conclusione della degenza che in alcuni reparti nonostante il preavviso dell’uscita il paziente deve aspettare circa 90 minuti.

Questa è la situazione che ho vissuto ma che sto vivendo usufruendo di questa struttura vecchia visto che i bagni sono fuori dalle camere basta solamente cambiare l’entrate per averlo in camera in alcune situazione. Mi fa arrabbiare che abbiamo delle eccellenze dal punto di vista medico e per una mancanza di organizzazione per problematiche risolvibili a costo zero si perde credibilità di questa struttura. Ho letto degli incontri del Sindaco, Assessore con la  Dirigenza per affrontare anche altre problematiche questo è positivo e ringrazio di questo ma  visto che il Comune non ha molta responsabilità  puoi veramente incidere solamente con la Conferenza di tutti i Sindaci che potrebbero risolvere le problematiche a livello politico senza pero fare muri per gli schieramenti politici. La salute non si risolve con il colore politico ma con i fatti e a mio avviso è passato troppo tempo e troppe bla bla bla,  è scaduto il tempo non si può più rimandare.

Marco Giampaoletti Consigliere Movimento Politico Insieme Civico

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