Fabriano
LETTERE & OPINIONI IL PCL “PER UNA SINISTRA RIVOLUZIONARIA”
15 Febbraio 2018
15 febbraio 2018 – Il capitalismo è un sistema fallito. Non ha più niente da offrire ma solo da togliere ai lavoratori e alle lavoratrici. Milioni di giovani condannati a un precariato senza fine; distruzione dei diritti sindacali; l’età pensionabile portata di fatto a 70 anni a fronte di milioni di disoccupati; la sanità e l’istruzione sempre più saccheggiate per pagare il debito pubblico alle banche; un mare di persone senza casa a fronte di milioni di case vuote …Tutte queste enormità non sono dovute a “cattivi politici”, ma alla dittatura dei capitalisti. Una minoranza sempre più ricca, a fronte di una maggioranza sempre più povera. Sarebbe questa la “democrazia”?
Renzi, Berlusconi, Salvini e Di Maio: tutti alla corte dei capitalisti
Tutti i partiti che governano il sistema capitalista gestiscono la sua rapina. Centrosinistra e centrodestra, in alternanza o in collaborazione, hanno imposto le medesime politiche contro il lavoro, a vantaggio di banche e imprese. Le stesse imprese cui oggi si offre il M5S quale possibile carta di ricambio. Non è un caso se tutti i partiti dominanti (Renzi, Berlusconi, Salvini, Di Maio) condividono la continuità della precarietà del lavoro, della riduzione delle tasse sui profitti, del pagamento del debito pubblico, dentro la permanenza nell’Unione (capitalistica) Europea. Semmai gareggiano tra loro su chi offre di più al padronato. Né è un caso che tutti cerchino di dirottare la rabbia sociale contro i migranti, per evitare che si rivolga contro i capitalisti. Quanto alle promesse elettorali un tanto al chilo su “abolizione della Fornero”, “asili gratuiti” . Sono solo specchietti per le allodole. Servono a catturare il consenso necessario per imporre il programma vero dei capitalisti: nuovi sacrifici a vantaggio dei profitti. Del resto se tutti vogliono continuare a detassare i profitti e pagare il debito alle banche, chi altri pagherà il conto se non la classe dei salariati?
No ad una sinistra subalterna e compromessa
Le sinistre politiche hanno fallito. Liberi ed Eguali e Potere al Popolo (Rifondazione) coinvolgono gruppi dirigenti corresponsabili delle politiche antioperaie, e incapaci di indicare un’alternativa. Corresponsabili: se solo si pensa che Bersani e D’Alema hanno votato sino a ieri persino la Legge Fornero e la distruzione dell’articolo 18, mentre Rifondazione ha votato nei governi Prodi la più grande detassazione dei profitti degli ultimi decenni (l’Ires dal 34% al 27,5%!) e l’introduzione del lavoro interinale. Incapaci di alternativa: al punto che Liberi ed Eguali si candida già ad entrare in un governo del Presidente a fianco del PD, e Potere al Popolo mantiene il riferimento a Tsipras, che sta gestendo il programma del capitale finanziario, e a Melenchon che sventola il tricolore francese. Resta dunque la subordinazione al capitalismo. Oggi come ieri.
Per una sinistra rivoluzionaria
Ci battiamo “per una sinistra rivoluzionaria”. Una sinistra schierata sempre e comunque dalla parte dei lavoratori, dei precari, dei disoccupati, delle donne, di tutti gli sfruttati. Impegnata a rilanciare e unire le lotte quotidiane di resistenza sociale della classe lavoratrice, e attorno ad essa tutti i movimenti di lotta contro ogni forma di oppressione (sul terreno antirazzista, antifascista, anti imperialista, ambientalista…). Impegnata a ricondurre ogni lotta immediata all’unica prospettiva di vera alternativa: quella di un governo dei lavoratori e delle lavoratrici. L’unico governo che possa rompere col capitalismo e realizzare la vera democrazia: quella che permette alla maggioranza della società di riprendere in mano il proprio destino, a partire dal controllo delle leve fondamentali della produzione della ricchezza.
Partito Comunista dei Lavoratori