Jesi
LETTERE & OPINIONI TORRE ERAP: PAROLE E FATTI
6 Settembre 2017
JESI, 6 settembre 2017 – Si torna a parlare di Torre Erap, lo si fa nei modi e nei termini di Jesi in Comune ancora una volta non puntuale nel raccontare obiettivamente i fatti, con accuse sparse che hanno già ricevuto nei mesi passati ampie spiegazioni, e con il solo fine di levare la voce della protesta contro qualcosa, qualcuno non trovando invece utile l’invito più concreto a proporre soluzioni, alternative: insomma fatti non parole. Ma questa è la parte difficile.
Allora meglio le parole, usate per screditare, cambiare i fatti, omettere parti di discorsi.
Consiglio Comunale del 28 Luglio: sul tema Torre Erap forti sono le parole del Sindaco Massimo Bacci che invita tutti i presenti quali cittadini e forze politiche ad indicare una via per far sì che la costruzione della Torre non inizi. Viene inoltre comunicato che entro breve tempo il permesso a costruire sarà rilasciato dagli Uffici Comunali, non essendoci motivi ostativi, sia giuridici che amministrativi, nel non effettuare tale passo. Nessun altro passaggio in un prossimo Consiglio Comunale, fatta eccezione per la petizione presentata che seguirà il suo iter per giungere in Aula Consiliare. Tutto registrato, agli atti, massima trasparenza.
Il 28 Agosto viene rilasciato, nell’assenza totale di proposte concrete, il permesso a costruire: si chiude un iter iniziato 15 anni fa e che, molto tempo prima dell’Amministrazione Bacci, si era reso irreversibile con la vendita del terreno all’Erap e dell’aggiudicazione di un contributo regionale di quasi due milioni di euro per la realizzazione della cosiddetta Torre. Era, quella che ha venduto l’Erap, la stessa Amministrazione da cui abbiamo ereditato un progetto futuristico mai realizzato – il Campus Boario – che nelle promesse doveva rendere un quartiere più vivibile ed usufruibile e che nei fatti porterà, oltre alle grosse spese, i risultati di cui, ora, ci si imputano responsabilità.
Nessuna promessa fatta dal Presidente del Consiglio Massaccesi, solo l’invito ad un dialogo tra le parti coinvolte nella vicenda a portare esigenze, idee da applicare per una migliore riqualificazione dell’area, unitamente ad una viabilità che risulti più fluida e adatta alla nuova conformazione del quartiere, oltre ad un confronto in Consiglio Comunale con una discussione aperta e costruttiva.
Prendiamo atto delle iniziative legali e politiche annunciate in questi giorni: siamo certi che contribuiranno a fare definitiva chiarezza sulla vicenda, confermando la limpidezza dell’operato dell’Amministrazione Bacci che questa opera sicuramente l’avrebbe realizzata altrove.
Questi sono i fatti.
Gruppi Consiliari JesiAmo e JesInsieme
Nicola Filonzi – Maria Chiara Garofoli