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LETTERE&OPINIONI IMPIANTO RIFIUTI STRADALI, IL COMITATO RIBADISCE IL “NO”

MOIE, 9 settembre 2019 – Venerdì 6 settembre, presso la sede dell’Avis a Moie di Maiolati Spontini, si è tenuta la terza assemblea pubblica indetta dal neo costituitosi Comitato per la tutela di Castelplanio e zone limitrofe”, comitato spontaneo di volontariato apartitico e apolitico nato con lo scopo di contrastare la realizzazione di un impianto di trattamento di rifiuti da spazzamento stradale e degli arenili nella zona di Piano Amato, comune di Castelplanio. Alla riunione, a cui ha partecipato un nutrito numero di persone interessate all’argomento, il Comitato ha preliminarmente illustrato la tipologia di impianto che si vorrebbe istallare a Castelplanio e ha poi elencato tutti i motivi di ordine pratico e legislativo che ostano alla scelta del sito proposto dal Comune di Castelplanio.

In primo luogo l’impianto andrebbe a sorgere a brevissima distanza in linea d’aria dalle abitazioni (le prime abitazioni del quartiere Piano Amato distano circa 100 m così come il Centro Commerciale l’Oceano, le prime abitazioni della popolosa frazione di Moie si trovano a circa 300 m, gli impianti sportivi di Moie a circa 500 m mentre piazza Kennedy a 800 m) e violerebbe il Piano Regionale Gestione rifiuti attualmente vigente che, per gli impianti che trattano rifiuti non pericolosi, esclude tutte le aree poste a distanze inferiori a 500 m da centri urbani.

L’area proposta, inoltre, risultava contaminata dalle lavorazioni di precedenti insediamenti industriali tanto da necessitare di adeguata bonifica. La Provincia di Ancona ha, per tale ragione, escusso la fideiussione di €. 469.100,00 stilata secondo la normativa vigente stipulando poi una convenzione con il Comune di Castelplanio per le operazioni di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale del sito. Al momento non è dato sapere se tale bonifica sia stata eseguita. In caso negativo il sito non può essere utilizzato per la realizzazione di nessun tipo di impianto essendo la bonifica e messa in sicurezza condizione preliminare e imprescindibile per i futuri impieghi del sito.

A confine con il sito proposto dal Comune di Castelplanio vi è un affluente dell’Esino chiamato Esino 405. La legge nazionale, però, stabilisce una fascia di rispetto minimo dai corsi d’acqua di 10 m dal piede dell’argine. Pertanto, il sito, anche per tale ragione non può essere ritenuto adatto.

A ciò si aggiunga l’inquinamento derivante dal traffico veicolare derivante dai trasporti eseguiti quotidianamente e che l’ATA quantifica in 34 in entrata (cioè carichi di rifiuti), e circa 5 viaggi giornalieri in uscita.

I cittadini, non solo di Castelplanio, intervenuti all’assemblea hanno ribadito la loro ferma contrarietà all’impianto nella zona di Pozzetto. Il comitato ha invitato le autorità competenti, in primis i sindaci di Castelplanio e Maiolati, ad incontrarsi per discutere di soluzioni alternative che tengano conto delle istanze dei cittadini e del superiore interesse alla salute.

Comitato Tutela Castelplanio e zone limitrofe

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