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Jesi

LETTERE&OPINIONI LETTERA APERTA DEL MEDICO IANTOSCA AL GOVERNATORE CERISCIOLI: “QUANTE PROMESSE NON MANTENUTE”

Il medico Franco Iantosca

JESI, 23 ottobre 2017 – Gentilissimo sig. Presidente dott. Luca Ceriscioli, chi Le scrive è Franco Iantosca, medico presso l’Ospedale di Jesi e credo si ricordi di me. Le scrissi in data 11/03/2016 per farle presente alcune problematiche della sanità delle Marche, che Lei aveva promesso di risolvere, dopo aver avocato a se l’assessorato alla sanità. Ho avuto anche un incontro con Lei e la dott.ssa Nadia Storti in data 07/04/2016 ore 15,15. In quella sede ebbi modo di ricordarLe e ribadire i problemi che avevo precedentemente fatto presente anche attraverso alcuni comunicati stampa (che suscitano un certo fastidio nei politici, chissà come mai).

Lei gentilmente mi ha ascoltato ma, a pensarci bene, mi sembra non abbia sentito! Perché quei problemi non solo non son stati risolti anzi sono peggiorati. Le ricordo questi problemi quotidiani? Sono sempre gli stessi: personale sanitario deficitario, tecnologie, liste d’attesa, posti letto, pronto soccorso, l’incolumità dei medici ed infermieri, i quali si trovano in trincea e spesso subiscono la rabbia degli utenti che viene scaricata sulle loro spalle, senza che nessuno li difenda! Fondi per i diversamente abili, la legge 194/78 eccetera eccetera.

Il Governatore delle Marche Luca Ceriscioli

E’ bello parlare di una sanità che funziona: Le faccio un esempio. Il famoso Valentino Rossi è stato operato entro 36 ore dall’incidente, e anche di notte! Di questo fatto vi siete tutti riempiti la bocca, ma se al suo posto ci fosse stato un paziente qualsiasi avrebbe avuto lo stesso trattamento? La stessa risonanza mediatica? Non si può agire per gli amici e per gli amici degli amici con trattamenti ed interventi altrimenti soggetti a lungaggini. Lo sa, vero, i politici cambiano e i nostri problemi rimangono aggravati, creati dalla vostra politica/non politica e ricadono sui pazienti e su di noi.

Poi sotto le elezioni venite a raccontarci favole e roboanti programmi che si rivelano bolle di sapone! Io oramai sono alla fine del mio percorso fatto con dignità, certo non senza errori, ma tenendo sempre presente il giuramento di Ippocrate ( ma è un giuramento che conoscono pochi ahimè!).

A tutt’oggi mi mancano 267 giorni e andrò via con 40 anni effettivi di lavoro, a 69 anni di età e con 47 anni di contributi ma sono contento perché ho fatto un lavoro che ho amato nel bene e nel male, ma sono anche contento di andare via ( forse voi più di me!) perché questo modo di gestire la sanità non è concepibile. So anche che Lei ha dato la delega della sanità al dott. F. Volpini il 23/08/2017 e siccome sono convinto che seguirà la stessa politica non cambierà nulla. Nella certezza che questa mia lettera verrà filtrata dalla sua segreteria, Le anticipo che la invierò per conoscenza agli organi di stampa.

 Distinti saluti

Franco Iantosca 

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