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Jesi

LETTERE&OPINIONI TORRE ERAP, MEETUP SPAZIO LIBERO: “PRONTI A RICORRERE ALLE VIE LEGALI”

JESI, 5 agosto 2017 – Finalmente – inaspettatamente – gira gira, una verità è saltata fuori.

Durante il Consiglio comunale del 28 luglio scorso, il Sindaco Bacci, parlando della Torre Erap, conferma le tesi che il Meetup sostiene da oltre un anno con le tre diffide e i tanti comunicati e volantini.

Tra le sue tante interessanti dichiarazioni in Aula, ci soffermiamo su alcune:

 “Il terreno edificabile (si parla naturalmente di via Tessitori) – dice il sindaco – è stato venduto in modo tale che la STU  potesse andare avanti. Quando si è capito che la STU  non aveva equilibri finanziari (in parole povere – aggiungiamo noi – spendeva ma non incassava niente), il Comune ha conferito l’immobile nella STU  e il terreno edificabile è stato venduto ….. con la finalità di poter tenere in piedi la STU , sennò non aveva senso venderlo in quel periodo.”

Non solo. Dopo questa ammissione, ha aggiunto “Dunque, abbiamo fatto questo passaggio, abbiamo venduto l’immobile, poi il Comune all’ERAP gli ha pure detto questo: partecipa per cortesia a un bando, che era provinciale, per un contributo di 1 milione e 8. “ … “Gli abbiamo chiesto nel 2010 2008? non ricordo,  di partecipare a quel bando, che tra l’altro ha vinto.”

L’affermazione è vera solo in parte: il Comune ha chiesto all’ERAP di partecipare al bando (comunale, non provinciale), ma l’invito lo ha  rivolto  prima della vendita del  terreno edificabile. Non dopo.

O meglio, l’ERAP ha accolto l’invito del Comune di Jesi ma ha posto quale condizione per l’acquisto del terreno il fatto che l’ERAP stesso risultasse vincitore  del contributo regionale di circa 2 milioni, di cui il Comune avrebbe dovuto gestire imparzialmente la procedura di gara. L’aggiudicazione del contributo è avvenuta ad agosto 2010 e l’acquisto del terreno a dicembre dello stesso anno. Parliamo di un  bando di concorso su ambito comunale per la concessione di contributi di edilizia agevolata finalizzati non solo ad interventi di nuova costruzione, ma anche di  recupero, di acquisto con recupero di alloggi da parte di operatori non solo pubblici, ma anche privati (Cooperative di abitazione, le Imprese di costruzione, i Consorzi o le persone giuridiche da questi costituiti).

Qui sta l’inghippo.

Nelle nostre DIFFIDE sono elencate altre irregolarità gravi che successivamente si sono praticate anche sotto l’Amministrazione Bacci, tutte finalizzate a conservare il contributo regionale in capo all’ERAP e non rimettere in discussione l’incasso di 850 mila euro della vendita del terreno.

Ci piace sottolineare che abbiamo rivolto tali DIFFIDE per sollecitare l’adozione di provvedimenti correttivi, in sede di autotutela, da parte degli organi tecnici e politici comunali,  non per fare la battaglia di un partito che non siamo o per denigrare qualcuno.

Se però ci si costringe ad andare fino in fondo, non ci tireremo indietro, né sul piano politico, né su quello legale.

Meetup Spazio Libero Jesi

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