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L’intervista Sofia Raffaeli: «La mia vita è fare ginnastica»

Ha ripreso ad allenarsi e partirà con la squadra di ritmica di Fabriano il 24 settembre per Tokyo, al campionato mondiale per Società, «essere campionessa è bellissimo ma per me è fondamentale fare gare perfette»

Chiaravalle – Lo scricciolo è diventata una giovanissima donna, splendida e leggiadra. La “formica atomica”, nick name mai apprezzato, è divenuta un’atleta matura, completa.

Sofia Raffaeli ha ricevuto anche a Chiaravalle l’abbraccio e gli applausi dei suoi concittadini per le imprese parigine. La semplicità, la sobrietà con le quali si è presentata in Piazza Risorgimento sono disarmanti, lontane un miglio dai celebrati campioni che adorano le luci della ribalta.

Ci dedica minuti preziosi del suo tempo, Sofia, che si sta già allenando duramente e partirà con la squadra di ritmica di Fabriano il 24 settembre per Tokyo, dove parteciperà ad un campionato mondiale per Società.

⁠Ai tuoi concittadini ti sei presentata senza la medaglia di bronzo vinta nell’All-Around. C’è un motivo?

«Io sono sempre la stessa Sofia. Voglio comunicare questo messaggio: le medaglie sono importantissime ma non cambiano la mia vita e la mia prospettiva. E poi mi piace pensare al futuro, ai traguardi che posso raggiungere».

Il bronzo parigino ti soddisfa o pensavi di poter vincere una medaglia di un metallo più pregiato?

«La qualificazione era stata eccellente e speravo di vincere ma c’erano altre atlete fortissime: alcune non si sono neppure qualificate per la finale, segno di un’elevata qualità di ginnaste. Non è stato un vantaggio essere sempre l’ultima nelle rotazioni e partire col favore del pronostico. Ho fatto tanta esperienza che mi servirà in seguito e alla fine sono soddisfatta: il bronzo è un risultato eccellente».

Sei nata a Chiaravalle ma devi tanto alla società Ginnastica Fabriano. Ti senti più chiaravallese o fabrianese?

«Metà chiaravallese e metà fabrianese. Sono cresciuta come bambina a Chiaravalle e sono diventata donna a Fabriano; ogni realtà e persona che ho frequentato ha fatto la sua parte e ha avuto importanza nella mia crescita personale e atletica».

Anche dopo le vittorie, dopo le medaglie, dici sempre che non vedi l’ora di tornare ad allenarti, non vai mai in ferie, non ti senti lontana dalle ragazze della tua età?

«L’allenamento non è un sacrificio. Per me fare ginnastica è una scelta che ho fatto fin da bambina e quando mi impongo di fare una cosa, la faccio. Sono serena e soddisfatta: la mia vita è fare ginnastica. Mi piace stare all’aria aperta, leggere un libro quando posso e dedicare un po’ di tempo alla famiglia. Il resto, che è tantissimo tempo, è per gli allenamenti, la preparazione, le gare. Io sono felice così».

Nonno Nello da bambina faceva la spola tra Chiaravalle e Fabriano per accompagnarti agli allenamenti, quanto è importante avere alle spalle una famiglia che ti asseconda e ti aiuta?

«Sia mio nonno che i miei genitori mi hanno dato tanto: ora spicco il volo da sola ma senza il loro sostegno sarei in difficoltà. Se non ci fosse stato nonno Nello nessuno mi avrebbe accompagnato tutti i giorni a Fabriano».

Quanto sono importanti Julieta Cantaluppi e Claudia Mancinelli?

«Mi fa piacere che le hai nominate insieme, nessuno le accosta tra loro e invece per me sono fondamentali. Julieta mi ha cresciuta, mi ha fatto diventare la ginnasta che sono a livello tecnico e mi ha insegnato tanto, Claudia mi ha accolto senza neppure conoscermi, mi ha preso sotto la sua ala protettrice. Entrambe mi hanno dato tantissimo, Claudia continuerà con me. Devo ringraziare la Società Ginnastica Fabriano, la Federazione Ginnastica d’Italia, le Fiamme Oro».

Con il tuo talento e la tua determinazione a Los Angeles nel 2028 lo vincerai questo agognato oro?

«Dopo Parigi ho detto che avrei voluto qualcosa in più ma per me è soprattutto importante dare il massimo, eseguire esercizi precisi, perfetti. Essere campionessa olimpica o mondiale è bellissimo ma per me è fondamentale fare gare perfette, essere soddisfatta di me stessa».

Forse Sofia non lo sa: per i chiaravallesi, e non solo per loro, è già la campionessa di tutti.

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