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MAIOLATI S. Al Teatro Spontini è nato un violino
21 Settembre 2020
La bravissima Daria Paoletta ha raccontato una storia che viaggia tra le note della musica, rimprovero a uno spettattore che stava usando il cellulare
MAIOLATI SPONTINI, 21 settembre 2020 – La voglia di correre, liberi, e il desiderio di fare musica: nasce così un violino.
La storia di un pezzo di abete e un pezzo di acero, Lino e Viola, ha divertito ed emozionato il pubblico che ha trascorso lo scorso sabato pomeriggio al Tetro Spontini di Maiolati per la prima assoluta de “L’incredibile storia di Lino e Viola”, nell’ambito del XX Festival Pergolesi Spontini.
Uno spettacolo sicuramente pensato per i più piccoli ma capace di coinvolgere anche gli adulti: merito, anche, della bravissima attrice Daria Paoletta, una delle più importanti presenze del panorama nazionale del teatro di narrazione e per ragazzi, che con ritmo incalzante si è persa nel tempo per cercare l’origine del violino, scoprendo una storia fatta di boschi, di avventura, di una banda di suonatori erranti, del nulla che viaggia tra le note della musica, di una regina favolosa.
Col sorriso sulle labbra, ma il tono deciso, l‘attrice ha dovuto rimproverare uno spettatore, in seconda fila, che durante lo spettacolo stava usando il cellulare.
La regia dello spettacolo è firmata da Simone Guerro per questa coproduzione tra Fondazione Pergolesi Spontini e Atgtp, Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata. Le musiche di Cristian Carrara sono state appositamente composte per essere eseguite dal vivo dal quartetto d’archi del Time Machine Ensemble, giovani musicisti in residenza al festival. I musicisti sono Kinga Dobryniewska e Davide Moro al violino, Lorenzo Novelli alla viola, e Valentina Verzola al violoncello. La realizzazione delle video-scenografie è a cura del Dipartimento di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Macerata: sul palco una scrivania e un tendaggio per le proiezioni che ha “velato” la presenza dei musicisti.
Spiega l’autore e regista Simone Guerro: «Il fine è creare un nuovo e ulteriore modo di pensare l’avvicinamento alla musica classica per il pubblico più giovane. A fronte delle numerose riduzioni dei libretti delle più celebri produzioni liriche per un pubblico di ragazzi, questa operazione punta a creare un’opera originale che utilizzi entrambi i linguaggi in modo complice e sinergico, in cui il destinatario è pensato all’origine e non raggiunto per adattamento».
Cristian Carrara, che ha composto la partitura, spiega che «le musiche si fondono con la storia stessa. È una musica fiabesca, perché la nascita di un violino ha sempre sapore di fiaba. E di fantasia».
Eleonora Dottori
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