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Maiolati S. “Ci sto affare fatica! Facciamo il bene comune”, si arruolano volontari

Progetto estivo di cittadinanza attiva, dal 17 al 21 e dal 24 al 29 giugno, per quattro ore giornaliere, con squadre di almeno dieci componenti ciascuna

Maiolati Spontini – Il Comune di Maiolati Spontini ha aderito al progetto estivo di cittadinanza attiva giovanile, “Ci sto affare fatica! Facciamo il bene comune”, promosso dal Csv (Centro servizi per il volontariato) Marche e Regione Marche, rivolto ai ragazzi e alle ragazze per contribuire a rendere più belli i luoghi che vivono e per la cura del bene comune, intesa non solo come cura dei luoghi fisici ma soprattutto del “fare insieme”

Il luogo scelto per mettere in pratica il progetto è il parco Colle Celeste (foto in primo piano), dove i ragazzi e le ragazze, dai 14 ai 21 anni, saranno impegnati in piccoli lavori di manutenzione e di cura del verde. Le attività si svolgeranno dal 17 al 21 e dal 24 al 29 giugno, per quattro ore giornaliere, da parte di squadre di almeno dieci componenti ciascuna. 

Insieme ai ragazzi sono previste le figure del tutor (con un’età compresa dai 22 ai 35 anni) che dovrà coordinare i giovani, e quella dei maestri d’arte, ossia artigiani, volontari chiamati a trasmettere le loro competenze tecniche e artigianali. A ciascun partecipante verrà consegnato, come riconoscimento dell’impegno profuso, un buono fatica del valore di 50 euro settimanali (100 euro per i tutor) che potrà essere speso in abbigliamento, libri, cartoleria, materiale informatico e articoli per il tempo libero nei negozi convenzionati del territorio.

Per iscriversi gli interessati possono farlo direttamente dal sito www.cistoaffarefatica.it. Per i tutor le iscrizioni vanno inviate compilando il form al seguente link: bit.ly/3VaB1LU.

A seguire il progetto per l’Amministrazione comunale è stata l’assessore all’associazionismo Maria Ludovica Trillini, che sottolinea come «rappresenti una bellissima opportunità sia per i giovanissimi, che dovranno cimentarsi in piccoli lavori artigianali, sia per chi dovrà ricoprire il ruolo di tutor, che potrà accrescere e mettere alla prova le proprie qualità di leadership e di coordinamento, spendibili nella vita di tutti i giorni. Il progetto è importante anche perché consente di far riappropriare i giovani dei luoghi che vivono quotidianamente, e inoltre diventa interessante anche per il piccolo incentivo rappresentato dal buono fatica che serve a ripagare loro dell’impegno messo in queste attività, oltre alla soddisfazione di fare qualcosa per il bene comune come si prefigge il progetto anche nella sua denominazione».

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