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Maiolati S. Crisi alla Fondazione Spontini: dimissioni per due

Il Pd: «Fatto molto grave e unico nella sua lunga storia perché è sempre esistita condivisione della gestione»

Maiolati Spontini, 26 luglio 2022Crisi alla Fondazione Spontini di Maiolati dopo le dimissioni di due componenti degli organi amministrativi.

A renderlo noto è il Partito democratico cittadino.

«Entrambi i consiglieri nominati, come da previsione statutaria, dal sindaco Consoli, si sono dimessi per divergenze con la gestione del presidente Ivano Zamporlini, anch’egli nominato dal Sindaco. Il fatto è molto grave e unico nella lunga storia della Fondazione, dove è sempre esistita condivisione della gestione. Ciò si aggiunge alla rinuncia dell’incarico di referente da parte della responsabile della struttura», scrive il segretario Giovanni Perticaroli.

Nell’assemblea pubblica del 18 luglio scorso «l’Amministrazione comunale riferisce che la Fondazione Spontini, che gestisce l’omonima Casa di riposo, per i prossimi tre anni non avrà problemi di gestione; resta tuttavia evasiva sulle prospettive future di questo ente assistenziale importante. Traspare quindi la mancanza di un’obbligatoria visione progettuale di medio-lungo termine e ciò, a nostro avviso, potrebbe seriamente mettere in discussione la vita stessa della Fondazione, importante non solo per il suo ruolo socio-occupazionale ma anche per l‘intera comunità maiolatese».

La vicenda a 250 anni dalla nascita di Spontini, come ricorda il Pd cittadino: «Oltre che il danno la beffa per il nostro famoso benefattore. Fatto estremamente grave che rischia di annullare le onorevoli volontà. In questi anni la nostra Casa di riposo è divenuta punto di riferimento insieme alla Casa delle Fanciulle per la gestione e l’assistenza agli anziani. È grave il fatto che dopo le dimissioni di due componenti su tre, tutti nominati dal Sindaco, non si sia ancora dimesso proprio l’attuale Presidente. Probabilmente quest’ultimo non ha ben chiaro il ruolo che ricopre, che non è politico, bensì di solidarietà e altruismo oltre che di servizio alla società tutta».

«Questa crisi non si può sottovalutare, potrebbe anch’essa compromettere la vita futura della Fondazione; a nostro avviso, il Sindaco avrebbe già dovuto convocare il Presidente e chiederne le dimissioni, così da ripartire immediatamente per gestire questo periodo di assoluta importanza, dal momento che si gettano le basi per il futuro della stessa Fondazione».

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