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Maiolati S. “Il sogno di Spontini”, una serata magica

Nello splendido giardino dietro la casa-museo l’appuntamento proposto dalla Fondazione Gaspare Spontini per ricordare i 250 anni dalla nascita del Maestro

Maiolti SpontiniSerata magica per il primo appuntamento proposto dalla Fondazione Gaspare Spontini per ricordare i 250 anni della nascita del Maestro Gaspare Spontini, per evidenziare l’attualità di un uomo generoso e lungimirante nei confronti dei suoi concittadini e ricordare l’uomo Gaspare insieme a sua moglie Celeste. 

L’evento denominato “Il Sogno di Spontini“ si è svolto nello splendido giardino, dietro la casa-museo del Maestro in una serata suggestiva in cui lo sguardo si perdeva verso il cielo e nell’infinito delle vallate e dei monti.

Un aperitivo preparato con cura e raffinatezza dai tanti soci sostenitori e dalle suore di Sant’Anna che vivono con gli anziani nella casa di riposo che ha permesso di incontrarsi e fare famiglia.

Successivamente Dante Ricci, regista della Compagnia La Barcaccia, e il Maestro Giovanni Brecciaroli  hanno realizzato due spaccati teatrali sulla vita di Gaspare Spontini tratti dal fantasioso testo di Silvano Sbarbati le Interviste Impossibili.

La rappresentazione ha costituito una sorta di anteprima del ben più corposo spettacolo, che nell’ambito delle manifestazioni per il 250° dalla nascita di Gaspare Spontini, andrà in scena il 27 ottobre 2024 presso il teatro di Maiolati. 

La bacchetta del Maestro, interpretata dalla deliziosa Emma Bellagamba si è animata e ha parlato al suo Gasparo offrendosi infine alla sposa del musicista.

Il gustoso monologo come pure l’intervista (impossibile) – condotta magistralmente da Dante Ricci – alla signora Celeste Erardt, interpretata da Claudia Bonanno, ha aiutato il pubblico a calarsi nella vita al tempo di Celeste Erard.

La serata è stata accompagnata da stupendi brani musicali spontiniani.

Il Maestro Brecciaroli ha presentato il Teseo Riconosciuto opera seria di Spontini su libretto di Cosimo Giotti scritta all’età di 24 anni e andata in scena nel 1798 al Teatro della Pallacorda dell’Accademia degli Intrepidi a Firenze. In edizione moderna è andata in scena al Pergolesi di Jesi nel 1995 con la direzione di Alberto Zedda. 

Il pubblico ha accolto con entusiasmo e applausi i due personaggi, risultati molto coinvolgenti ed entusiasmanti.

Al termine della serata sono stati conferiti gli attestati di Soci Sostenitori alle Aziende che sostengono con il loro contributo la Fondazione Gaspare Spontini e ai volontari che hanno saputo accogliere negli anni l’invito di Papa Francesco “Nella vecchiaia non abbandonarmi”.

Gli attestati sono stati consegnati dal sindaco Tiziano Consoli, dal consigliere regionale Marco Ausili e dal direttore del Distretto sanitario di Jesi, dott. Corrado Ceci alla ditta Plastmeccanica di Castelbellino, ai Fratelli Gianni e Gianluca Chiodi di Castelplanio, ad Andrea Pandolfi e ai volontari Marcella Coppa, Giuseppe Capogrossi e Dina Masè. 

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