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Cronaca

MONTE SAN VITO L’affondo del Pd sul Cag: «Sindaco, cui prodest?»

Il Comune paga regolarmente l’affitto di 700 euro al mese ma il Centro giovanile è deserto

 

MONTE SAN VITO, 6 febbraio 2020 –  La denuncia dei democrat di Monte San Vito è circostanziata. «Il Comune paga l’affitto del Centro di aggregazione giovanile ma tiene i locali vuoti».

La disdetta dopo sei mesi

Il Partito democratico sostiene che «il Centro di aggregazione giovanile intanto resta chiuso ma il Comune continua regolarmente a pagare l’affitto mensile di circa 700 euro. E continuerà a pagarlo almeno fino ad aprile 2020 dato che la disdetta avrà effetto solo dopo sei mesi».

Il sindaco Thomas Cillo nel mirino del Pd

La storia, secondo il Pd, parte da lontano, dal gennaio 2013 quando l’amministrazione comunale riaprì il Cag.«La scelta dei nuovi locali, in via dell’Artigiano, era stata attentamente ponderata in quanto serviva un luogo ubicato non in condominio, dotato di parcheggio, vicino alla fermata dei mezzi pubblici ed in posizione baricentrica tra il centro-storico e la frazione Borghetto».

Il Cag punto d’incontro

Ai fini della riapertura, il Comune aveva anche investito diverse risorse in opere di adeguamento dei locali rese necessarie dalla stringente normativa in materia. «Dopo la riapertura – sostengono i democrat – il Centro di aggregazione è stato punto di incontro di adolescenti e di bambini che hanno avuto a disposizione un luogo protetto e sicuro dove riunirsi ed incontrarsi».

Ma nell’agosto del 2016 Monte San Vito viene interessato dalle scosse di terremoto e parte degli uffici del Comune debbono essere trasferiti. L’amministrazione, per non interrompere l’operatività degli uffici, sposta l’ufficio tecnico nella sede dove era ubicato il Centro di aggregazione giovanile e, contemporaneamente, inizia le procedure per la reperibilità dei fondi necessari al ripristino degli uffici di Palazzo Malatesta che erano stati chiusi.

Gli uffici di Palazzo Malatesta

«Le procedure danno gli esiti sperati, i fondi vengono ottenuti, e la nuova amministrazione del sindaco Cillo, grazie ai progetti predisposti e ai fondi reperiti dall’amministrazione precedente, può realizzare gli interventi negli uffici di Palazzo Malatesta. Nel mese di novembre 2019, l’ufficio tecnico viene riportato nella sua sede naturale e gli spazi di via dell’Artigiano che erano del centro di aggregazione giovanile, tornano ad essere di nuovo liberi. A quel punto sarebbe bastato solo riaprire il Centro di aggregazione, dato che i locali, per i quali il comune sta regolarmente pagando l’affitto ad un privato, erano ormai vuoti e pienamente disponibili. Ma l’amministrazione Cillo invece di riaprire da subito il Centro, sorprendentemente decide di interrompere il contratto di affitto, e a ottobre 2019, dà mandato agli uffici di inviare la disdetta al proprietario dei locali. Il Centro di Aggregazione Giovanile resta così chiuso ma il Comune continuerà regolarmente a pagare l’affitto mensile di circa 700 almeno fino ad aprile 2020».

Un bando per nuovi locali

Secondo il Pd è assurdo che il Comune pubblichi ora un bando per cercare nuovi locali al Borghetto quando proprio nella frazione c’è già lo spazio che ospitava il CAG. «Sindaco Cillo – chiede il Pd – qual è la vera motivazione per cambiare? Perché spende sei mesi di affitto a vuoto? Nel frattempo, fino alla scadenza dei termini contrattuali onerosi, non sarebbe stato corretto avviare la progettualità del Cag, riaprire il Centro e dare così la possibilità ai ragazzi di utilizzare il centro da subito? Quanto costerà l’adeguamento della nuova sede che intende utilizzare? A chi giova tutto ciò?».

Gianluca Fenucci

©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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