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Montecarotto “Le parole che mi hai lasciato”, il nuovo libro di Giulia Baldelli

Ultimo appuntamento con Biblio Talk, rassegna itinerante organizzata da “I borghi della Cultura”, domani, venerdì 12 luglio (18.30) a Palazzo Baldoni

Montecarotto – Presentazione domani, venerdì 12 luglio, a Palazzo Baldoni, del libro “Le parole che mi hai lasciato”, di Giulia Baldelli, Edizioni Guanda, inserito nell’ambito della rassegna BiblioTalk promossa dal Sistema integrato Vallesina “Borghi della cultura”, rassegna itinerante creata dalla biblioteca La Fornace di Moie, dedicata ai nostri piccoli e straordinari centri edm agli autori o editori marchigiani.

Giulia Baldelli

Nata a Fano e trasferitasi a Bologna, presenta un libro forte, potente, duro e coinvolgente, con un incipit che trafigge il lettore dalle prime righe.

“Per morire a diciannove anni, mia sorella sceglie un treno. Non un Frecciarossa qualsiasi, ma un interregionale, il treno Ancona – Milano che avevamo sentito fischiare centinaia di volte dalla nostra camera”.

Una storia dai mille linguaggi che scuotono i silenzi, quando tutto sembra ormai sull’orlo della disperazione. La sinossi è, brevemente, questa. 

“E se la sera prima avessi parlato con Betta? E se mia madre non fosse rimasta incinta a 17 anni? E se non ci fossimo mai trasferiti in quel quartiere? Affoga nel risentimento e nei dubbi irrisolti il giovane Adriano, all’indomani del suicidio dell’amatissima sorella, l’unica cui potersi affidare nel disastro di una famiglia segnata da una madre debole e un padre in fuga. Betta dai capelli rossi e il corpo scattante, bella e solare, ma con un grumo di dolore dentro che la porta a spegnersi nella droga. Lasciando ad Adriano un mondo nero, di dialoghi a monosillabi, in cui il ragazzo non sa risolversi. Eppure Betta gli ha lasciato una parola, anzi un nome: Aisha”.

Non raccontiamo di più ma non diciamo bugie se inseriamo Giulia Baldelli fra le nuove voci potenti e profonde, della narrativa italiana, talvolta essenziale, commovente, distruttiva. Come la nostra vita. Lo aveva già mostrato nel suo libro precedente “L’estate che resta”, qui si conferma definitivamente.

A quarant’anni ha già una cifra sua nel mondo letterario, che non le toglierà nessuno.

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