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Montecarotto Moncaro, finalmente il Commissario ministeriale

Si tratta di Giampaolo Cocconi, l’on. Carlo Ciccioli: «La via da me indicata fin dall’inizio si è attuata, ci sono grandi responsabilità sia nel mondo della cooperazione che delle associazioni per aver consentito che si arrivasse a un millimetro dal baratro»

Montecarotto – Sulla vicenda Moncaro, dopo le dimissioni di Federica Morricone da consigliera del Comitato esecutivo e dal Cda della cooperativa e la nomina di Giampaolo Cocconi quale commissario ministeriale, interviene anche il Presidente provinciale ed euro parlamentare di Fratelli d’Italia, on. Carlo Ciccioli.

«Il commercialista Giampaolo Cocconi, fa parte di un grande studio legale-commerciale di Roma, con pluri-esperienza come consulente in Società private, pubbliche e istituzioni, ed è stato nominato come Commissario ministeriale per la Moncaro. Una scelta – afferma – di grande oculatezza del Ministero dopo aver esaminato molti curricula. Quindi, ottima e sono soddisfatto di aver appreso che tutti, finalmente, si sono allineati a ciò che ho sempre auspicato fin dall’inizio di questa vertenza, vale a dire la nomina del Commissario ministeriale che, da soggetto terzo e di garanzia, riuscirà ad avere un quadro limpido della situazione».

«Probabilmente dal Ministero si sarebbe potuto agire prima, ma si è preferito attendere il confronto con tutte le parti in causa e interessate. È innegabile che ci siano delle grandi responsabilità se la Moncaro versa in queste condizioni, sia nel mondo della cooperazione che delle associazioni, per aver consentito che si arrivasse a un millimetro dal baratro. Lo stesso dicasi per tutti coloro che hanno fin qui tentennato, inseguendo percorsi con visioni di parte. L’intervento del Governo e dello Stato rappresenta anche una grande garanzia per il Tribunale e la cooperativa stessa, per salvaguardare questo vitale settore, strategico per le Marche e per il territorio di riferimento, e portarlo fuori dalle opache situazioni in cui la gestione precedente l’ha fatta finire. In sintesi, gli obiettivi rimangono: far rinascere la Moncaro all’insegna della trasparenza e della correttezza, salvaguardando soci e lavoratori, e rilanciare l’immagine dei vini di prestigio e di qualità delle Marche».

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