Attualità
MORRO D’ALBA Cantamaggio, nuova veste per l’appuntamento con la tradizione
15 Maggio 2020
Mai come quest’anno nel passato possiamo trovare la forza di costruire una pagina nuova del nostro presente per affrontare con coraggio il futuro che ci attende
MORRO D’ALBA, 15 maggio 2020 – Il bello delle tradizioni è che hanno ancora oggi il sapore del passato, quel passato che vale la pena mantenere vivo.
Questa è la motivazione che ha spinto quest’anno l’Amministrazione comunale di Morro d’Alba ad avviare la celebrazione della nuova edizione del Cantamaggio 2020 in una forma del tutto inedita, dal valore fortemente simbolico, ma non meno sentito. Per rispettare le norme ed evitare la diffusione del contagio da coronavirus non sarà infatti possibile onorare il tradizionale rito dei canti rituali di questua che in via itinerante coinvolgono le contrade del borgo del vino Lacrima ogni terzo weekend di maggio.
Festa immortalata, proprio a Morro d’Alba, anche dal maestro della fotografia Mario Giacomelli.
Grazie a delle giovani insegnanti del paese, Alessia Carletti, Alice Magini e Veronica Giuliani e alla fantasia e al desiderio e dell’Amministrazione di non rassegnarsi ad annullare uno degli eventi più caratteristici e importanti del borgo, si è così studiata un’edizione che potesse, pur nel rispetto della regole, conservare lo spirito del Cantamaggio. L’obiettivo era quello di preservarne la memoria, in particolare nelle giovani generazioni, e mantenere viva una tradizione, particolarmente radicata nel nostro territorio e quanto mai appropriata nel suo valore simbolico proprio in questo anno di pandemia.
Anche nel 2020 dunque, sia pure senza creare assembramenti, verrà piantato un albero del Maggio, simbolo di fecondità e prosperità, decorato dai bambini del paese, della scuola dell’infanzia e della primaria, con i classici nastrini disegnati.
L’albero ha atteso i bambini nel piazzale in paese per una settimana, consentendo alle famiglie di essere raggiunto a turno e venire decorato.
Doani, sabato 16 maggio verrà piantato nella piazza del paese, alla presenza del Sindaco, di Gastone Pietrucci, custode della cultura popolare marchigiana e di un rappresentante delle associazioni che tradizionalmente hanno contribuito alla realizzazione della festa: la comunità si riunisce così simbolicamente nella tradizione per rinsaldare le proprie radici.
Nel frattempo, la memoria del Cantamaggio trova il modo di essere rammentata anche tramite la nuova strada del linguaggio multimediale. Ecco dunque che sul profilo Facebook dedicato alla promozione turistica, Morro d’Alba –Eventi nel borgo, e nel sito ufficiale del Comune, scorrono i video realizzati per narrare il Cantamaggio degli anni passati e ricordare di ritrovarci l’anno prossimo; l’augurio di Gastone Pietrucci, direttore artistico dell’evento; ma anche i video dei gruppi dei maggianti, i cantori, che da tanti anni colorano le contrade annaffiate dal vino Lacrima e dal Verdicchio.
Domenica 17 maggio, lungo la Scarpa, il camminamento di ronda unico in Europa, che caratterizza il borgo, si ascolteranno in filodiffusione i canti rituali di questua, che riecheggeranno per le vie del centro storico, mentre la domenica mattina, due gruppi locali, sia pure senza creare assembramenti e senza fermarsi come da tradizione nelle case, porteranno il Maggio per le strade principali.
Sino alla fine del mese, i bambini del paese e delle comunità vicine e che sono i veri protagonisti di questa edizione 2020, sono invitati a portare in Comune un disegno che illustri il Cantamaggio o un racconto che lo ricordi, per essere poi esposto al Museo Utensilia, in vista della sua riapertura.
Il 31 maggio poi la tradizione si rinnoverà ancora una volta. L’albero verrà bruciato, scacciando nel rogo ogni cattiva sorte, ogni malaugurio, ogni malattia e tristezza, garantendo la soddisfazione del desiderio espresso.
Mai come quest’anno il rogo dell’albero del Maggio di Morro d’Alba appare così necessario. Mai come quest’anno il folklore ci racconta e nella sua narrazione possiamo riscoprire qualcosa di noi.
Mai come quest’anno è nella tradizione, nel passato, che possiamo trovare la forza di costruire una pagina nuova del nostro presente, per affrontare con coraggio il futuro che ci attende.
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