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Morro d’Alba La nuova cantina del Podere Vito Cardinali

Inaugurazione con degustazioni di Verdicchio dei Castelli di Jesi e Lacrima accompagnate da prodotti gastronomici locali

Morro d’Alba – Inaugurata ieri la nuova cantina  “Podere Vito Cardinali” che, per l’occasione, ha aperto le porte ai tanti visitatori, amanti e non, del vino, in contrada Sant’Amico.

Occasione questa anche per il lancio delle prime annate dei vini prodotti dall’azienda fondata nel 1977 da Vito Cardinali e parte di Cardinali holding. Ma anche occasione per gli ospiti di poterli degustare accompagnati da prodotti gastronomici locali.

La giornata ha rappresentato la realizzazione del sogno di Vito Cardinali di creare un’azienda agricola che unisse tradizione e innovazione, valorizzando il territorio.

Il Podere Vito Cardinali, con i suoi cento ettari, si distingue per la produzione di eccellenti vini e oli extravergine di oliva, sviluppando un’idea di impresa attenta alla sostenibilità e all’economia circolare.

La nuova cantina, progettata dallo Studio Architetto Piero Emiliani & Studio TI di Piera Zara, è un esempio concreto di questo approccio, integrandosi perfettamente con l’ambiente circostante.

Due i vini in degustazione, Vito, Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Doc e Costa Lisiano, un Marche Rosso Igt ottenuto da uve Lacrima. Questi vini, prodotti negli attuali 35 ettari, coltivati per il 77% a Verdicchio e il restante a Lacrima di Morro d’Alba, rappresentano l’eccellenza enologica marchigiana.

L’azienda, che impiega 11 addetti, è in conversione bio. Gli altri 65 ettari della tenuta sono suddivisi in coltivazione di olive – dalle quali deriva il pregiatissimo olio extra vergine di Oliva Morro – cereali e frutta, prevalentemente noccioli, visciole, melograno.

Le  prospettive secondo Cardinali sono interessanti: «Nei prossimi anni, infatti, contiamo di arrivare a una produzione di 100mila bottiglie dalle 30 mila attuali (20mila di Verdicchio e 10mila di Lacrima)».

«Sono lieto di aver aperto finalmente a tutti le porte del Podere. Morro d’Alba è la mia terra d’origine e ho voluto dare il mio contributo alla sua valorizzazione attraverso questo progetto».

© riproduzione riservata

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