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Cronaca

Musica in lutto Malore improvviso, muore il bassista Riccardo Messi

Lo sgomento di Davide Zannotti dell’Hemingway Café: «Non posso ancora crederci, tra noi un legame speciale, l’ho sentito due settimane fa, era tornato da New York e dovevamo organizzare un trio da noi»

Jesi – È rimbalzata anche in città la notizia della morte dell’artista – musicista Riccardo Messi, in arte Ricall.

Un malore improvviso ha colpito il bassista di Appignano, dove risiedeva, conosciuto in tutto il territorio marchigiano per il suo talento musicale e per le sue doti artistiche come disegnatore e fumettista, lavorava anche la ceramica nella ditta dei genitori, la Taruschio Design.

Da una prima ricostruzione il malore è avvenuto in casa, a rinvenire il 44enne sono stati i genitori, stamattina, ma per lui non c’era più nulla da fare.

La sua scomparsa improvvisa ha lasciato tutti senza parole. Da stamattina amici e conoscenti rimpallano sui social post su di lui, avendo creduto in un primo momento che fosse solo uno scherzo macabro, una messa in scena per spaventare gli amici. Purtroppo non era così.

«Non posso ancora credere che sia vero – ha raccontato Davide Zannotti, titolare dell‘Hemingway Café di Piazza delle Monachette, che lo conosceva bene -. Abbiamo creduto fino all’ultimo che fosse una fake news, una di quelle butade messe in scena con gli amici di Montelago. Stamattina ho anche provato a chiamarlo sperando di sentire la sua voce, ma il telefono squillava senza risposta».

Il giovane artista faceva parte di diversi gruppi musicali e partecipava all’organizzazione del Festival di Montelago in cui suonava con i Mortimer Mc Grave, trascorreva diversi mesi all’anno a New York, dove suonava e si formava. Era rientrato da poco dall’ultimo viaggio. Il suo nome era molto conosciuto in zona.

«Era un grande musicista, uno dei bassisti migliori della nostra zona ma anche oltre, a New York andava a suonare e studiare, aveva un grande talento, era un faro – ha sottolineato Davide Zannotti -. Bravo anche come disegnatore e dj, le sue settimane erano fitte di esibizioni. L’avevo sentito circa 15 giorni fa quando era tornato dal viaggio perché volevo organizzare qui al locale un power trio con lui».

«E’ una notizia che ci devasta. Di lui abbiamo i ricordi incredibili condivisi durante i mesi del Covid, nel periodo in cui alle 18 dovevo chiudere il bar per il coprifuoco, lui veniva da noi a pranzo tutti i giorni, c’era mio figlio che cucinava, qualche altro amico, stavamo insieme fino al pomeriggio. Abbiamo costruito un’amicizia importante che si è consolidata nel tempo, un legame speciale anche dovuto alla musica che ci univa. Legami che vanno oltre il tempo e lo spazio».

Funerali domani alle 16.30 nella chiesa Gesù Redentore.

(t.f.)

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