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Pallamano Mario Sanchez: «In questa squadra tutti danno il 110%»

Il portiere della Publiesse Chiaravalle si racconta dopo l’esordio positivo in campionato contro Campus Italia

Chiaravalle – Dopo una prestazione superlativa contro il Campus Italia, nell’esordio con vittoria in maglia Publiesse Chiaravalle, il portiere Mario Andres Sanchez è già un beniamino dei tifosi.

In un’intervista si racconta: il suo passato, l’amicizia con mister Guidotti, il suo ruolo tra i pali (e fuori) nel roster chiaravallese.

Il Mister Guidotti ti ha allenato ai tempi dell’Ancona, com’è ritrovarlo dopo tanto tempo?

In realtà non ci siamo persi mai di vista. Viviamo nello stesso paese e appena sorta la possibilità mi ha accolto con le braccia aperte. In fondo è lui che mi ha sposato, abbiamo un’amicizia che va oltre il rapporto coach/giocatore.

Parlaci di quando vi siete conosciuti

Sono in Italia dal 2006 e Guidotti è venuto ad allenarci a fine 2007. Fino al 2014 siamo stati sempre insieme ad Ancona, poi ho avuto il break in cui sono andato a Camerano e adesso l’ho ritrovato in un team davvero attento ai bisogni dei giocatori.

Da avversario come vedevi la Publiesse Pallamano Chiaravalle?

Da fuori quello con Chiaravalle era un derby e si sa che sono sempre partite speciali, quelle che vuoi vincere a tutti i costi. Ho sempre pensato che Chiaravalle fosse una squadra ostica che dava filo da torcere. Ora stando qua mi rendo conto che è una squadra che si allena bene, seguita da tantissimi professionisti con uno spogliatoio fatto da ragazzi che danno il massimo e vanno a mille. Tutti danno il 110% e io sono abituato così…in partita anche il doppio.

E i tifosi della Publiesse hanno già avuto modo di vedere come trascinavi il pubblico nella vittoria contro il Campus Italia

In allenamento mi devo regolare, ma in campo non c’è storia. Sono un ragazzino in più in squadra!

Come valuti finora la Società che ti ha accolto?

Il presidente Maltoni lo conosco dai tempi dell’Ancona, mentre il dirigente (ed ex presidente) Sampaolo è il padre del mio primo compagno di squadra (il portiere della Nazionali, Valerio Sampaolo). La Società è strutturata benissimo, non ci fa mancare niente e loro sono persone eccezionali. È una Società che investe tanto nei piccoli, ci crede tanto e mi ha fatto molto piacere vedere questo.

Come valuti questo primo periodo sulle sponde dell’Esino?

Io mi alleno da giugno, anche prima dell’inizio della preparazione. Qui ho trovato un gruppo che ci crede e ha una mentalità positiva. Questa aiuta a vincere e quando ci sono dei problemi nessuno si tira indietro. Stiamo prendendo il ritmo partita e finora abbiamo lavorato molto bene con il mister che ha curato nei minimi dettagli ogni aspetto tecnico-tattico, non facendoci mancare nulla neanche fuori dal campo.

Qual è il valore aggiunto che Mario Sanchez porta a questa squadra?

Quello che posso portare è la mia esperienza. Mi considero uno del gruppo come tutti gli altri. Sono un portiere di esperienza, ho 40 anni e gioco da quando ne avevo 20. Cerco sempre di dare un consiglio per aiutare i ragazzi più giovani. Dentro il campo aiuto dando tutto quello che posso, in porta e fuori voglio aiutare i ragazzi per farli crescere in questa bellissima Società.

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