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Cronaca

Pianello V. Minacciano imprenditore con coltello e “pistola”, denunciati

Volevano ottenere denaro assolutamente non dovuto, fermati dai Carabinieri un uomo e una donna, un terzo complice si è dileguato

Pianello Vallesina – Nel corso dei servizi del controllo del territorio disposti dalla Compagnia Carabinieri di Jesi, i militari dell’Aliquota Radiomobile, sono stati chiamati ieri a intervenire a Pianello Vallesina, in piazza della Vittoria, dove era stata segnalata la presenza di tre persone che avevano minacciato un imprenditore edile del luogo.

La segnalazione ricevuta parlava di minacce esternate facendo in modo che la vittima vedesse chiaramente la disponibilità di una pistola e brandendo esplicitamente un coltello.

I militari intervenuti immediatamente riuscivano così a intercettare l’auto, una Mercedes, con la quale i tre avevano raggiunto il luogo dei fatti e a bloccare prontamente due di loro, indicati quali responsabili delle minacce, mentre il terzo riusciva a dileguarsi.


Subito identificati, si trattava di una donna 32enne e di un uomo 42enne che, provenienti da una regione limitrofa, si erano recati appositamente a Pianello Vallesina per ottenere, dall’imprenditore edile, sotto minaccia, una cospicua somma di denaro, pretesa dalla donna con una vera e propria scusa di alcuni lavori edili il cui costo sarebbe stato da questa anticipato ma non portati a termine.

Da quanto emerso, invece, le circostanze fanno propendere, appunto, che si trattasse di un vero e proprio pretesto da parte dei tre attraverso il quale volevano ottenere denaro assolutamente non dovuto da parte dell’imprenditore edile locale.


In seguito a una accurata perquisizione e ispezione dei luoghi, i militari trovavano univoci e concordanti riscontri al racconto dalla vittima con il ritrovamento, all’interno dell’autovettura, di una pistola scacciacani che poteva benissimo essere scambiata per un’arma vera essendo priva del previsto tappo rosso sulla canna.

Inoltre, all’interno di una fioriera, davanti alla stessa auto dei tre, veniva rinvenuto un coltello a serramanico e un altro coltellino successivamente trovato in possesso della donna.

I due venivano così deferiti alla magistratura dorica e dovranno rispondere dei reati di esercizio arbitrario con violenza alle persone, oltre che per porto di armi e oggetti atti a offendere e minacce gravi e aggravate.

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