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Cronaca

Poggio San Marcello I party notturni con musica a palla, perquisizioni e sequestri

La Polizia è intervenuta in Contrada Coste dove si svolgevano gli eventi, chiamato in causa un 52enne jesino che ha ricevuto anche un avviso orale dal Questore

Poggio San Marcello – Nella giornata del 24 agosto scorso, gli agenti della Ps del Commissariato di Jesi hanno dato esecuzione al decreto di perquisizione personale e locale – e contestuale sequestro – emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona e operato nei confronti del rappresentante di un’associazione che organizza raduni musicali, uno jesino di anni 52.

La vicenda ha avuto inizio nel mese di giugno quando il Commissariato veniva a conoscenza di un’iniziativa pubblicizzata esclusivamente via social con la quale il legale rappresentante di un’associazione culturale/musicale organizzava una festa privata in un terreno in località Poggio San Marcello contrada Coste, con diffusioni musicali programmate per più giorni dalle ore 23 fino alle ore 12 del giorno dopo.

L’organizzatore, però, veniva diffidato formalmente, al rispetto delle normative vigenti volte ad assicurare la tranquillità sociale e a non far degenerare l’evento privato.

Nonostante ciò, lo svolgimento della festa avveniva in assenza di qualsiasi autorizzazione amministrativa e in violazione sia dell’ordinanza comunale che disciplinava i decibel della filodiffusione musicale sia di quella penale.

I residenti del posto, nonché titolari di strutture ricettive, agriturismi, esasperati dalla musica elettronica ininterrotta, hanno sporto formale querela.

Le pattuglie di Polizia intervenute sul posto, hanno rilevato la presenza di centinaia di persone, oltre le previsioni numeriche comunicate, e l’alto volume della musica, amplificata da strumenti elettronici e dalla conformazione della collina, con somministrazione di bevande, trasformando di fatto una festa privata in locale abusivo all’aperto di pubblico spettacolo, con diffusioni musicali incontrollate dal tramonto fino all’alba del mattino successivo e anche oltre.

La situazione si è riproposta nel mese di agosto in cui, in due distinte circostanze, il 3 e il 15 l’uomo, indifferente ai moniti ricevuti, ha organizzato eventi con diffusione musicale ad altissimo volume che arrecava disturbo alle attività economiche e ai residenti vicini, sempre più indignati e rassegnati a dover tollerare tutto ciò.

Pertanto, dei fatti veniva avvisata con specifica informativa di reato la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona che adottava nell’immediato un decreto di perquisizione e contestuale sequestro degli strumenti elettronici idonei ad amplificare i suoni emessi da apparecchiature riproduttive di musica, in riscontro alle segnalate condotte e per impedire la reiterazione delle stesse.

Nella serata di sabato 24 agosto scorso, personale di polizia giudiziaria del Commissariato faceva acceso nella struttura di contrada Coste rinvenendo e sequestrando a seguito di perquisizione le apparecchiature suddette.

L’uomo riceveva notifica dell’informazione di garanzia, essendo persona indagata per i reati di disturbo al riposo e occupazioni delle persone e molestia, con la recidiva. Inoltre, al fine di prevenire condotte similari, allo stesso veniva notificato il provvedimento di avviso orale emesso dal Questore di Ancona, Cesare Capocasa.

Resta alta l’attenzione della Polizia di Stato del Commissariato, nell’alveo delle direttive del del Questore di Ancona, per raduni musicali di questo tipo che, se incontrollati, potrebbero sconfinare in eventi di altro genere (come i rave party vietati) e sui quali vi è un’attenzione particolare da parte del Ministero dell’Interno.

Da qui l’esigenza di educare i cittadini al rispetto delle regole contemperandole con le esigenze di sano divertimento.

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