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Poggio San Marcello Wine Concert, applausi per Filippo Alberto Rosso

Tappa del Festival Pergolesi Spontini all’Azienda vitivinicola di Sartarelli, degustazioni e musica con la perfomance del 17enne talento di Pordenone

Poggio San Marcello – Il XXIV Festival Pergolesi Spontini non si è fermato dopo l’ottimo “Wine Concert 2” che abbiamo seguito venerdì sera all’Azienda vitivinicola di Sartarelli, a Poggio San Marcello. In realtà fa pausa, per riprendere poi a partire dal 29 agosto, con un calendario ricco così. 

L’incontro col pubblico, con le autorità, la degustazione dei prodotti tipici (non solo vino e bollicine) sono stati il preludio per una scoperta importante, quella del 17enne pianista Filippo Alberto Rosso, un giovanissimo talento di Pordenone, studente ma ormai carico di riconoscimenti per il suo profondo studio del pianoforte, che ha trasmesso la sua simbiosi e l’amore che ha per la musica. 

I tantissimi ospiti, molti dei quali inglesi e tedeschi, sono stati guidati e presi per mano sia nel giro delle cantine sia nella presentazione dell’attività aziendale, da Caterina Chiacchiarini Sartarelli, che si occupa principalmente di export nell’Azienda. 

Il giovane è stato introdotto dalle parole entusiastiche e calorose di Lucia Chiatti, direttore generale della Fondazione Pergolesi Spontini, che ha ricordato l’importanza della sinergia, per la realizzazione di concerti come questo, di avere al fianco soggetti esterni importanti come la Fineco Bank.

Alle sue parole, cui si è aggiunta l’assessore regionale alla cultura Chiara Biondi, che ha voluto condividere e applaudire a questo Festival, che è un veicolo culturale straordinario per la regione e non solo, e che permette la valorizzazione di talenti come Filippo.

Emozionatissimo, ha proposto il suo programma, che comprendeva la sonata opera 10 n. 2 di Beethoven in fa maggiore, poi la Rapsodia ungherese di Listz n. 13 in la minore, un “Notturno” opera postuma in do diesis minore di Chopin, per approdare a Brahms, con le “Variazioni su un tema di Paganini”. 

Qui le innate difficoltà di lettura, le spigolosità tecniche e di esecuzione hanno dato a Filippo Alberto Rosso uno spirito che, disse una volta qualcuno, ha fatto volare le sue mani su di “una partitura che potrebbe macellare le dita”.

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Un pianista che ha fatto percepire di essere, così giovane, seppur così ancora … studente, di essere perfettamente predisposto, a tutti i livelli, per queste Variazioni.  

Infine di Sergej Prokofiev la “Sonata n. 3 Opera 28”, cui ha regalato un vivace temperamento sonoro, energico e appassionato. Un bis, una marea di applausi ma Filippo sarebbe rimasto attaccato ai suoi 88 tasti fino a notte fonda. Appuntamento, per la ripresa del Festival, come dicevamo, al 29 agosto.

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