Segui QdM Notizie

Cronaca

Polemica “Vai Piano”, Per Jesi: «In dubbio solo l’operato dall’Amministrazione»

Dopo le dichiarazioni di Marco Scarponi, la lista civica ribatte: «L’ironia è rivolta al modo maldestro con cui il Comune intende risolvere problemi importanti come la sicurezza stradale con la supponenza che i cittadini possano cambiare a comando»

Jesi – Dopo la risposta perentoria di Marco Scarponi in rappresentanza della sua Fondazione e delle associazioni coinvolte nel progetto, alla prima uscita sui social della controcampagna ironica di Per Jesi a quella sulla sicurezza stradale “Vai Piano”, promossa dall’Amministrazione comunale nei giorni scorsi, la lista civica scende di nuovo in campo per mettere i puntini sulle “i” e prendere posizione riguardo ad alcune tematiche sollevate.

Leggi anche: Jesi “Vai Piano”, la sicurezza stradale bersaglio di ironia, Marco Scarponi non ci sta

«Spendiamo una risposta per una replica che ci aspettavamo dall’Amministrazione anziché da Marco Scarponi, a cui vogliamo rivolgere tutta la nostra stima per l’operato della sua associazione – dicono i rappresentanti della civica -. Lo abbiamo specificato e lo ribadiamo: noi abbiamo messo in dubbio la coerenza dell’operato dell’Amministrazione, nessun altro. Questa semmai avrebbe dovuto rispondere».

«Una risposta sul piano morale era comunque prevedibile, ma teniamo a ripetere che la nostra ironia non è in alcun modo rivolta al tema: noi siamo stati i primi a chiedere di regolamentare il transito di mezzi trovando una soluzione agli investimenti che stavano avvenendo lungo Corso Matteotti. Al tema quindi va da sempre la nostra attenzione ed impegno».

Jesi La controcampagna di Per Jesi sulla sicurezza stradale

Nel suo intervento dopo l’uscita della controcampagna infatti, Marco Scarponi aveva sottolineato: «Come Fondazione Michele Scarponi ci siamo interrogati su cosa ci sia di sbagliato nella realizzazione di una campagna a favore della sicurezza stradale e sul bisogno di trattare con ironia un tema così importante e tragico, visto il numero di vittime sulle nostre strade».

«Un tema che dovrebbe essere trattato con serietà e non con ironia, per rispetto di chi è morto sulle strade e dei familiari delle vittime che, come noi, hanno vissuto tragedie enormi, tragedie che ogni giorno continuano a ripetersi. Ci resta difficile pensare di dover spiegare l’importanza di un concetto tanto ovvio come quello di fare sensibilizzazione sulla sicurezza stradale. Come insegnano gli inglesi, l’education, insieme all’engineering e all’enforcement, sono i tre strumenti per arrivare alla pace stradale».


Ma Per Jesi spiega: «L‘ironia è solo rivolta al modo maldestro con cui l’Amministrazione intende risolvere problemi importanti con la supponenza di avanzare proposte sempre perfette ed insindacabili sul piano dei princìpi, ma dalla dubbia efficacia».

«Siamo convinti che le persone non possano cambiare a comodo, ma solo a causa di interazione continua con l’ambiente circostante oppure ispirati da modelli virtuosi con qualità desiderabili. Non lo diciamo noi come opinione: lo dice la pragmatica della comunicazione da 60 anni a questa parte».

D’altra parte Marco Scarponi ha evidenziato come «la campagna di sensibilizzazione “Vai Piano” è solo all’inizio, prevede altre fasi di sviluppo nei prossimi mesi con la realizzazione di iniziative e l’affissione di altre immagini», prima tappa di un percorso che, come spiegato al momento del lancio della campagna dall’Amministrazione, va di pari passo con un piano di riqualificazione su segnaletica, strade e marciapiedi della città -con risorse raddoppiate per un totale di 200mila euro – poche settimane fa l’avvio dei primi interventi, con attenzione particolare alla segnaletica verticale e orizzontale e relativa agli attraversamenti pedonali e a quelli rialzati, soprattutto in prossimità delle scuole e nelle vie ad alto scorrimento.

Ma la lista civica controbatte sottolineando che per ora vengono richiesti comportamenti corretti e responsabili ai cittadini, che tuttavia si trovano a vivere in un contesto di infrastrutture abbandonate e in pessimo stato.

«Sulla strada l’abitudine ad andare piano si può generare grazie a infrastrutture che devono essere necessariamente efficienti ed in buono stato, assicurandone la corretta manutenzione. Un ambiente stradale curato e in linea con gli obiettivi genera responsabilità per effetto uguale e contrario a quello della finestra rotta».

«Andare piano è un comportamento giusto e non contestiamo questo: contestiamo che per convincere le persone ad andare piano possa bastare scriverlo su dei manifesti. Per ottenere questo scopo bisogna invece disporre strategicamente una serie di accorgimenti per agevolare l’osservanza della regola e indurre in tal modo una sana abitudine. Qui invece c’è proprio solo il comando: vai piano! E questo dovrebbe bastare per creare l’effetto benefico?».

La campagna “Vai Piano” non è un monito ai cittadini – aveva evidenziato Marco Scarponi -, tutt’altro: è l’inizio di un programma condiviso che il Comune di Jesi porta avanti. Leggendo il comunicato stampa rilasciato da Per Jesi, ci chiediamo quale sia il nesso tra una campagna di sensibilizzazione di questo tipo e la manutenzione delle strade. È chiaro che le strade vadano sistemate e le infrastrutture manutenute, ma cosa vuol dire che se le strade fossero perfette, non ci sarebbero scontri stradali? Non ci sarebbero feriti, né morti?».

Ma Per Jesi insiste chiedendo una risposta dall’Amministrazione comunale.

«Da un’Amministrazione ci aspettiamo la cura costante della città, non solo propagandata ma realizzata concretamente ascoltando le istanze dei cittadini, e ci aspettiamo una collaborazione programmata e coordinata con le forze di Polizia Locale per rilevare e correggere le infrazioni. Questo è un percorso partecipato».

«A noi sembra tanto ovvio, eppure ci troviamo a dover chiedere all’Amministrazione quali motivazioni impediscano di rispondere alle numerose richieste di alcuni Comitati di Quartiere che vengano attuati tutti gli interventi finalizzati a mettere in sicurezza chiunque si trovi a percorrere le strade cittadine, a piedi o con i mezzi. Chiediamo perché rimangono inevase le richieste di installare dossi di rallentamento, mettere in sicurezza i marciapiedi e le aree pedonali, ricreare le ormai scomparse strisce di attraversamento, assicurare che i benefici della zona 30 siano effettivi e non solo teoria».

Dopo la prima uscita della controcampagna ironica, pubblicata mercoledì e incentrata sul tema della sanità pubblica, sono previste altre due uscite, una proprio stamattina, venerdì 25 ottobre e la terza lunedì 28 ottobre, per le quali la lista civica promette di trattare altre tematiche importanti ed irrisolte della città, sempre sullo sfondo delle immagini della campagna sulla sicurezza stradale.

© riproduzione riservata

News

Questi contenuti sono realizzati dalla redazione di QdM Notizie.
Sei interessato a diffondere i nostri articoli o collaborare con noi?
Scrivici a [email protected]